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I film italiani da record di incassi: ecco quali sono

Impossibile certamente pensare o anche solo immaginare di replicare gli straordinari risultati ottenuti dall’universo Marvel, come dimostrato da un’interessante raccolta di Betwayinsider, pubblicata sul blog di Betway, ma anche i film italiani hanno fatto registrare degli incassi davvero da record.

Pubblicato il 16 Maggio 2023

Impossibile certamente pensare o anche solo immaginare di replicare gli straordinari risultati ottenuti dall’universo Marvel, come dimostrato da un’interessante raccolta di Betwayinsider, pubblicata sul blog di Betway, ma anche i film italiani hanno fatto registrare degli incassi davvero da record.

Certo, diventa complicato il paragone con le saghe che hanno fatto registrare sold out al botteghino per giorni e giorni di fila. Basti pensare a Star Wars piuttosto che a James Bond, per non parlare ovviamente dei franchise Dc Comics e Marvel, ma ci sono delle pellicole italiane protagoniste di numeri probabilmente impossibili da eguagliare.

Gli uomini d’oro del cinema italiano

Impossibile non aver visto almeno un film di personaggi come Aldo, Giovanni e Giacomo, Checco Zalone, ma anche Neri Parenti, Leonardo Pieraccioni e Luca Miniero. Sono loro, infatti, che hanno fatto registrare gli incassi più alti nella storia del cinema italiano, anche se in fondo la classifica non è di semplice formazione. Ci sono diversi fattori che hanno inciso notevolmente su tale graduatoria e sulla sua correttezza, come ad esempio il passaggio dalla lira alla moneta unica europea, per non parlare del trend in continua crescita legato al prezzo dei biglietti.

Ecco la classifica completa

C’è un aspetto che, però, non deve essere messo in discussione. Ovvero, che “Quo vado?” è la pellicola italiana più vista addirittura degli ultimi quarant’anni. Una commedia che è stata realizzata grazie al genio di Gennaro Nunziante e che vede protagonista Checco Zalone. È questo il film che ha sbancato letteralmente al botteghino in Italia, portando a casa oltre 65 milioni di euro.

Non sono mancate le polemiche nel corso degli anni, ma Checco Zalone ha vestito i panni del re, a tutti gli effetti. In effetti, i biglietti per il film “Quo Vado?” durante le diverse settimane d’uscita sono stati oggetto di vendita a un prezzo un po’ più salato ed è questo che ha dato adito a diverse discussioni.

Alle spalle di Checco Zalone, che occupa i primi quattro posti in classifica con gli incassi di, oltre a Quo Vado?, Sole a catinelle (quasi 52 milioni di euro), Tolo Tolo (46 milioni di euro) e Che bella giornata (43 milioni di euro), ci sono alcuni nomi molto conosciuti. Si tratta de La vita è bella con Roberto Benigni (92 miliardi delle vecchie lire), Benvenuti al Sud (quasi 30 milioni di euro), il Ciclone (77 miliardi di lire) e Chiedimi se sono felice, che ha totalizzato 75 miliardi di lire.

La classifica del maggior numero di biglietti venduti

Dando uno sguardo, invece, al quantitativo di biglietti venduti, la classifica è un po’ più facile da stilare grazie ai chiarimenti proposti dalla Siae. Il film italiano che ha venduto il maggior numero di biglietti è, udite udite, Guerra e Pace di King Vidor. Correva l’anno 1955 e il kolossal realizzato da Dino De Laurentiis e Carlo Ponti, che ha visto tra i suoi interpreti principali attori del calibro di Vittorio Gassman, Henry Fonda e Audrey Hepburn, è stato in grado di attrarre oltre 15,7 milioni di persone al cinema.

Al secondo posto in quanto a biglietti venduti troviamo “Ultimo tango a Parigi”, un film di Bernardo Bertolucci, che sfiora il primato, attestandosi intorno ai 15,6 milioni di spettatori. In questa particolare graduatoria, che non tiene conto dei meri incassi, quanto piuttosto del numero di persone che è andato al cinema a vedere il film, ecco che troviamo un gran numero di capolavori d’autore, tra cui “Il Gattopardo” realizzato da Visconti e “La dolce vita” di Fellini. Non mancano anche le storiche commedie in cui sono stati protagonisti Terence Hill e Bud Spencer, così come spiccano pure i quattro film western realizzati da Sergio Leone.