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“Idilli Cromatici” Sabato 27 giugno inaugurazione della mostra dedicata a “Leopardi a 200 anni dall’infinito”

Pubblicato il 24 Giugno, 2020

Niente e nessuno può e potrà mai contagiare il Sapere, la Cultura e la Arti. Essi sono invincibili e immortali e, per mezzo di essi, l’Umanità si rende invincibile e immortale. Pertanto, la campana Associazione Culturale “Edizioni Paguro”, nella figura del suo presidente, il dottor Michele Citro — filosofo, scrittore, professore di Marketing e Comunicazione, Business Management e GUI (Graphical User Interface, in italiano «Interfacce Grafiche per Videogiochi») presso il VHEI (Valletta Higher Education Institute), nonché curatore di numerosissimi eventi culturali, artistici e letterari, sia in Italia che all’estero — e il Comune di Città della Pieve, nelle figure dell’attivo e illuminato Sindaco Fausto Risini e del propositivo Assessore alla Cultura Luca Marchegiani, hanno unito i propri mezzi e le proprie competenze per riprendere, con rinnovata, maturata e rigenerata energia, quanto iniziato prima della paralizzante emergenza Covid-19: il progetto “IDILLI CROMATICI. Omaggio a Leopardi a 200 anni dall’Infinito”.

L’evento, ospitato negli ambienti museali del prestigioso Palazzo della Corgna, si terrà da sabato 27 giugno, giorno del vernissage (ore 17.30), a domenica 6 settembre 2020 e consisterà nell’esposizione di oltre 70 opere, tra pitture e sculture — di medio e grande formato — di artisti italiani e stranieri, e una serie di appuntamenti poetici e letterari organizzati dalle Edizioni Paguro in collaborazione con l’Accademia Pietro Vannucci di Città della Pieve.

Per quanto concerne la mostra, gli artisti — Elia Alunni Tullini (Umbria), Araphoenix (Campania), Cinzio Cavallarin (Veneto/Toscana), Angelo Andrea Citro (Campania), Peppe Cuomo (Campania), Angelo D’Amato (Campania), Nicola Della Corte (Campania), Gianfranco Gobbini (Umbria), Carla Guarino (Campania), Luca Impinto (Campania), Guido Marena (Campania), Pier Francesco Mastroberti (Campania), Pasquale Palese (Basilicata), Paolo Pasticci (Umbria), Nicola Pellegrino (Campania), Giuseppe Pizzo (Campania), Abdul Razzaq Al-Mawla (Iraq), Dino Ventura (Basilicata), Vittorio Vertone (Basilicata) e Silvio Zago (Veneto) — si sono dovuti attenere ed interpretare il tema dell’«Idillio» [dal latino «idyllium», gr. εδύλλιον, diminutivo di εδος «immagine»; propriamente «quadretto, bozzetto»]. 

Il termine, che Leopardi riprende dai poeti alessandrini Teocrito e Mosco, indica piccoli componimenti di carattere principalmente bucolico e agreste ma può tradursi o interpretarsi, più generalmente, con «piccola scena», intesa quale punto di sospensione e di riflessione, comunemente e oggettivamente esperibile, limitato e limitante nello spazio e nel tempo, in grado di aprire alla soggettività di un animo umano particolarmente sensibile le porte di utopie — «non luoghi» — senza spazio e senza tempo.

«Questo colle solitario mi è sempre stato caro, / e anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo / una gran fetta dell’orizzonte più lontano / Ma mentre siedo e fisso lo sguardo sulla siepe, / io immagino gli sterminati spazi al di là di quella…».

Se per Leopardi l’idillio è quella siepe che, precludendogli lo sguardo all’orizzonte, ne mette in moto la fantasia e l’immaginazione; per i nostri artisti è stato lo spazio “de-finito” della tela bianca o della materia grezza, incipit imprescindibili di quella ricerca “estetica”, tutta umana, del contrario da sé: il «non-finito». Ricerca che produce spazi, figure, forme e colori in-definiti che attivano stati e livelli di ap-prensione e com-prensione superiore e rivelano tanto all’artista quanto al fruitore della sua opera la natura ossimorica delle proprie essenze: la capacità di generare, trasmettere e recepire l’Infinito.

La manifestazione sarà parte integrante di un circuito turistico storico, artistico e culturale di più ampio respiro messo a punto dal Comune di Città della Pieve. Tale circuito prevederà 4 visite guidate giornaliere — 2 antimeridiane e 2 pomeridiane — alle principali attrazioni cittadine (Museo Civico Diocesano, Santa Maria dei Servi, Oratorio dei Bianchi, Duomo e Palazzo della Corgna), scaglionate in gruppi limitati secondo quanto predisposto dalle vigenti normative relative alla Fase 3. Nello stesso periodo, inoltre, saranno presenti manifestazioni simili anche nei comuni limitrofi quali Chiusi e Castiglione del Lago.

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