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Il cantante di Sezze Luca Velletri ospite di “Oggi è un altro giorno” su Rai Uno racconta la ‘sua’ San Remo

“Sentirsi dire “tu sei la storia, tu sai la storia, tu puoi raccontare la storia” commuove ed onora” racconta Luca con una punta di orgoglio

Pubblicato il 16 Febbraio 2023

“A volte succedono cose davvero inaspettate. A volte”. Una grande emozione, almeno questo traspare dalle sue parole, quella vissuta da Luca Velletri, il cantante di Sezze che a San Remo, anche quest’anno, ha fatto parte del cast di supporto ai cantante in gara, ospite di Sereno Bortone a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai Uno.

“Pronto Luca buongiorno – prosegue il cantante nel suo racconto – ma saresti disposto a intervenire alla nostra trasmissione? Si tratta di parlare un po’ del festival e della tua esperienza di questa e delle tue tante edizioni di Sanremo… E così mi sono trovato a via Teulada con la splendida padrona di casa Serena Bortone a parlare di Sanremo, dopo che i due giorni precedenti era stato ospite il nostro maestro Leonardo de Amicis.

C’era Will che vedendomi mi ha subito abbracciato ripensando all’accoglienza che ha avuto da parte nostra durante tutte le prove, c’era Romina la figlia del grande Albano Carrisi che mi ha gentilmente donato le bellissime foto che proprio lei aveva scattato mentre in prova cantavo col padre e Morandi in sostituzione di Ranieri, c’era Vale Scanu che mi ha fatto arrossire dicendo pubblicamente di me cose meravigliose.

Ma soprattutto non avrei mai pensato di ritrovarmi circondato da un numero incredibile persone che conoscevo e che mi conoscevano non bene ma benissimo: alcuni con cui avevo fatto i miei primi festival, altri le mie prime edizioni di Ballando con le stelle, persino chi c’era alle mie prime trasmissioni con Baudo. Manager, addetti alla produzione, segreteria, trucco parrucco sartoria microfonisti, mille anni di professione, di lucciconi agli occhi, e di abbracci affettuosi e condivisi… E allora ho capito perché mi trovavo lì, e da chi veniva l’idea di invitare proprio uno come me in una occasione come quella. E sentirsi dire “tu sei la storia, tu sai la storia, tu puoi raccontare la storia” commuove ed onora. Proprio perché io non sono altro che uno che lavora, con attenzione professionalità e rispetto di ruoli e e competenze. Ed è bello che a volte qualcuno ritenga di dare visibilità, di rendere in qualche modo protagonista anche una storia di supporto e di lavoro come la mia. A volte, appunto. Grato sempre”.