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Il Fatto Quotidiano associa il sacerdote della sparatoria di Acireale al prete dello scandalo di Prato

Pubblicato il 22 Settembre, 2021

“Il prete nella foto non è quello in questione ma Don Claudio Catalano di Acireale e non c’entra niente in questa faccenda. Questo non è giornalismo. Vergogna”.

E ancora: “Ma siete proprio scarsi. Avete avuto miglia di segnalazioni e non avete ancora cambiato foto scusandovi”.

E ancora: “Il Fatto Quotidiano Bisognerebbe prestare la doverosa attenzione quando si utilizzano fonti fotografiche all’interno di un articolo giornalistico e valutarne la reale correlazione con quanto scritto. Mi riferisco proprio a quella inserita all’interno dell’articolo sopracitato. La fotografia in questione ritrae un’altra persona, stimatissima, assolutamente estranea ai fatti e, a dirla tutta, lontanissima geograficamente”.

E’ un caso, la clamorosa gaffe de Il Fatto Quotidiano. E’ un fiume in piena di incredulità, indignazione, rabbia, quello che sta riversandosi sui canali social del giornale diretto da Marco Travaglio fra i commenti all’articolo su un prete di Prato, centro in provincia di Firenze, arrestato con accuse gravissime.

Perché il sacerdote ritratto nella foto a corredo dell’articolo non è il protagonista della sconvolgente vicenda di “festini con droga dello stupro”. Il sacerdote nella foto non è quello sieropositivo arrestato per spaccio di stupefacenti, appropriazione indebita e di tentate lesioni gravissime per non avere comunicato al partner e ai partecipanti alle orge di avere contratto l’Aids.

L’immagine si riferisce ad un altro caso di cronaca sconvolgente, ma che nulla ha a vedere con quello raccontato nel pezzo.

Così come sottolineano parrocchiani, cittadini di Acireale e siciliani in genere giunti subito in soccorso per chiedere una repentina rettifica, è il sacerdote che stava celebrando le Comunioni nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati, frazione di Acireale, centro della provincia etnea, quella drammatica sera dello scorso 5 settembre, quando Sebastiano Grasso, 43enne vice brigadiere dei carabinieri intervenuto per sedare una rissa fra due famiglie che stavano partecipando alla cerimonia, è stato gravemente ferito con un colpo di pistola sparato da un 69enne, nonno di uno dei bambini in attesa del sacramento.

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E così, Don Claudio, già provato per quel che è successo, davvero, nella sua chiesa, suo malgrado si ritrova coinvolto in un articolo che, fra disperati commenti di chi lo conosce e invoca di cambiare la foto, è invaso di esternazioni volgari e violente di coloro che vogliono dire la loro sul caso che riguarda la diocesi toscana, ben lontana, così come specificano alcuni da Acireale…; “Padre Claudio, gli siamo vicini, questi giornalisti dovrebbero mettere immagini appropriate invece di mettere un’ immagine di una persona che non c’entra nulla con l’articolo in questione. Sono da denunciare in quando mettono in cattiva luce persone che non centrano niente”.

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