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Il Giro d’Italia ritorna in Calabria: sesta tappa prevista il 12 maggio

Pubblicato il 3 Marzo, 2022

Il giro d’Italia ritorna in Calabria dopo anni di assenza.

Inizierà giorno 6 maggio da Budapest e finirà il 29 maggio a Verona: dal mare alla montagna in pochissimi giorni. Quest’anno la Calabria prenderà parte al tour con la sesta tappa Palmi-Scalea.

Sul sito ufficiale del Giro d’Italia si legge la descrizione della città calabrese:

La città di Palmi è situata su di una collina della costa tirrenica meridionale della Calabria, i tantissimi punti panoramici permettono di godere della vista dello stretto di Messina, delle Isole Eolie e di Capo Vaticano. Protetta alle spalle dal monte S.Elia, che della catena dell’Aspromonte è il contrafforte più proteso verso il Mare. Fondata alla fine del XIV secolo su un insediamento precedente del popolo dei Taurianesi risalente al X secolo. Palmi ha dato i natali a molti uomini illustri, come: Francesco Cilea, Leonida Repaci, Domenico Antonio Cardona e Nicola A. Manfroce. Partendo dalle bianche spiagge della Tonnara arriviamo, lungo i suoi 11km di costa, alle splendide calette della Marinella e di Rovaglioso. Lo Scoglio dell’Ulivo, una conformazione rocciosa unica e rarissima, è diventato icona della città. Tutte queste bellezze costiere costituiscono parte integrante dello straordinario comprensorio della “Costa Viola”, caratterizzato da acque cristalline e fondali mozzafiato meta degli amanti delle immersioni. Troviamo anche falesie a picco sul mare attraverso le quali si snoda Il percorso naturalistico del Tracciolino, tra i più suggestivi del mediterraneo.

Le caratteristiche orografiche della Costa Viola, che alternano imponenti crinali dell’Aspromonte ad incantevoli insenature, influenzano la sua genuina gastronomia ricca di pesce ed ortaggi e scandita dal volgere delle stagioni alterando piatti più o meno conditi. 

In primavera avanzata fino all’inizio dell’estate i piatti a base del nobile Pescespada cacciato lungo lo Stretto la fanno da padrone. Cucinato in molti modi segnaliamo la Pasta con la scuzzetta e curitta (rigatoni coperti con abbondante sugo ricco di pezzettoni di spada, olive e capperi) da abbinare ad un vino Rosso Costa Viola IGP, gli involtini arrostiti, o cucinato in umido con pomodorini, capperi e olive, in parmigiana o semplicemente arrostito e condito con olio, origano e limone in abbinamento al vino secco di zibibbo. 

In estate e fino all’inizio dell’autunno prevalgono piatti freschi e leggeri quali il gambero di nassa rosso marinato nel limone, la spatola a cotolette o a polpette in umido, i peperoni ripieni al forno, le melanzane arrostite e condite con olio extravergine e peperoncino verde che consigliamo in abbinamento con un vino bianco greco IGP.      

Iniziando la stagione invernale i piatti diventano maggiormente calorici e dal sapore più intenso e a diventare protagonista è il pesce azzurro fresco pescato davanti alla costa e le conserve sapientemente realizzate nel periodo estivo. Tra questi piatti, in abbinamento ad un vino rosso maggiormente strutturato annoveriamo, lo stinco di maialino nero di Calabria, la struncatura una pasta antica e grezza simile alle linguine ma prodotta con farina integrale, condita con olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino calabrese, alici, e mollica di pane tostata, la pasta corta condita in umido con le alici ripiene, le alici fatte a tortiera e nel periodo natalizio le Zeppole di Natale, crespelline fritte ripiene di alici.

Riguardo i dolci in abbinamento con il passito di zibibbo non possono mancare a chiusura del pasto, le paste secche, il Torrone, la pitta di San Martino, le dita d’apostolo, i sospiri, le sussumelle, i petrali.

La Cripta di San Fantino. Sotto i resti di una chiesetta ottocentesca un ambiente ipogeo accoglie al suo interno una fonte d’acqua sorgiva e custodisce tra i lacerti delle pareti affrescate un tesoro paleocristiano. Da questo luogo parte la riscoperta, un mistero celato per secoli riaffiora dalle parole di un vescovo che scrive nell’ottavo secolo di un grande taumaturgo, il più antico tra i santi calabresi: San Fantino il Cavallaro.

ll Parco Archeologico dei Tauriani è adagiato su di un pianoro che si affaccia sul mar Tirreno “il mare dei miti” e sulle spiagge della Tonnara, oltre a testimonianze del periodo preistorico, si caratterizza per un unicum, la presenza del popolo italico dei “Tauriani”, il cui insediamento (Taurianum) risale al IV secolo a.C. a cui si sovrappone la Citta romana di “Tauriana” che risale al I secolo a. C. Di questa città sono stati ritrovati numerosi resti archeologici, tra i quali: un edificio per spettacoli (anfiteatro) il podio di un tempio e un asse stradale, del periodo medievale risale la Torre costiera, l’unica visitabile del Sud Italia.

La “Casa della Cultura” intitolata a “L. Repaci”, sede di importanti Musei, e della Biblioteca;

La Villa Giuseppe Mazzini inserita tra i monumenti nazionali è un parco botanico caratterizzato da un lungo balcone che si affaccia sullo stretto di Messina dominando la Costa Viola, dal quale si può assistere a straordinari tramonti sulle Isole Eolie.

Tra le feste religiose c’è la caratteristica Processione di “S.Rocco”, con gli Spinati. La Varia, con la quale Palmi è entrata a far parte della Rete delle Grandi Macchine a Spalla, riconosciuta come Bene Immateriale dall’UNESCO. 

La Varia di Palmi si presenta come una spettacolare nuvola bianca sospesa nel cielo, alta 16 metri e pesante circa 20 tonnellate, con un’imponente struttura in ferro rivestita di cartapesta eretta su una base in legno di quercia, detta “u Ccippu”. La processione di questo imponente carro votivo rievoca scenicamente l’assunzione in cielo della vergine Maria. All’apice della struttura, ben imbracata su un seggiolino, siede “l’Animella”. Si tratta di una bambina che interpreta il ruolo di Maria assunta in cielo. Poco più in basso dell’Animella, e in piedi su un piedistallo, svetta “u Patraternu”, il Padreterno che con il braccio teso sorregge l’asta alla quale è assicurata la bambina.

La Spiaggia della Tonnara di Palmi, si affaccia sul mar Tirreno, deve il suo nome ad un’antica tonnara, sorta ai primi del ‘900 per la pesca del pesce spada. Si tratta di una splendida spiaggia di sabbia bianca delimitata a sud dall’imponente Scoglio dell’ulivo: una roccia in mezzo al mare raggiungibile a nuoto, sulla quale si trova un albero di ulivo solitario. Il mare che bagna questa spiaggia è a dir poco meraviglioso: color turchese, limpido e trasparente.

La Marinella. Una vera perla dei mari calabresi, un posto che rapisce. Bellissima caletta caratterizzata dall’assenza di sabbia, solo pietre granitiche che rendono il fondale limpido e cristallino. Consigliatissima ai subacquei.

Caletta Rovaglioso. Una spiaggia di scogli tanto piccola quanto preziosa, è una delle 10 spiagge più belle d’Italia secondo il blog Travel 365. Un quadro dipinto che vale la pena vedere dal vivo almeno una volta, una melodia meravigliosa che merita di essere ascoltata fino in fondo.

Villa Pietrosa. Leonida Repaci, uno de gli scrittori calabresi più famosi e conosciuti, ha voluto donare questa dimora al Comune di Palmi affinché venisse valorizzata come un vero e proprio tesoro d’arte.

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