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teatro piccinni bari

Il Piccinni al Teatro Pubblico per altri 18 mesi. Si occuperà anche della messa in sicurezza

Pubblicato il 22 Luglio, 2020

Sarà il Teatro pubblico pugliese a gestire il teatro comunale Niccolò Piccinni fino al 31 dicembre 2021, nelle more dello svolgimento della procedura di “esternalizzazione” della gestione del teatro.

Con una delibera di giunta, su proposta dell’assessore alla Cultura Pierucci, è stato infatti rinnovato per ulteriori 18 mesi l’accordo di cooperazione fra il Comune di Bari e il Consorzio regionale per le arti e la cultura per la valorizzazione provvisoria del Piccinni. L’intesa fra i due enti era stata firmata il 5 dicembre 2019 per consentire la fruizione immediata del teatro dopo la lunga chiusura dovuta al restauro.

“Abbiamo chiesto e ottenuto la disponibilità del Teatro Pubblico per il tempo necessario ad espletare le procedure di gara per l’affidamento in gestione del Piccinni in un momento estremamente difficile, in cui all’incertezza legata al contesto sanitario si aggiunge la complessità delle prescrizioni previste per la ripresa delle attività legate allo spettacolo dal vivo”, spiega l’assessore alla Cultura Ines Pierucci- “Parliamo non solo dell’adeguamento degli impianti di condizionamento o delle procedure di igienizzazione del teatro ma anche dei dispositivi per il distanziamento del pubblico, delle nuove modalità di prenotazione per l’identificazione degli spettatori e della necessaria riorganizzazione degli spazi, nonché della rielaborazione di tutta la documentazione predisposta in materia di valutazione dei rischi e gestione della sicurezza”, continua. Specificando che con questo nuovo accordo il Comune affida al Teatro Pubblico “sia le attività di gestione e manutenzione destinate al contenitore sia il prosieguo delle attività teatrali, con il recupero dei titoli in stagione e la programmazione dei nuovi, sia, ancora, la cura dei servizi necessari alla fruizione, in sicurezza e nel rispetto delle normative, attuali e future, del Teatro Piccinni”.

Durante il lockdown l’Autorità Nazionale Anti-corruzione (ANAC) aveva suggerito agli enti locali di differire l’avvio delle procedure di gara già programmate avviando soltanto quelle ritenute urgenti e indifferibili. In virtù di tali disposizioni, il Comune di Bari aveva dunque ritenuto di non dare il via alla procedura di esternalizzazione della gestione. Che però partirà a breve: “Gli uffici della ripartizione Culture, che ringrazio per il grande lavoro svolto in questi mesi in un contesto normativo del tutto nuovo, sono impegnati nella redazione della documentazione della gara, che sarà pubblicata entro quest’anno”, rassicura infatti l’assessore.

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