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In vigore le nuove regole sul Super Green pass: mezzi pubblici, hotel, ristoranti all’aperto e in palestra

Scatta una ulteriore stretta. Il certificato che si ottiene solo con la vaccinazione (o dopo la guarigione dal Covid) diventa obbligatorio anche su treni e aerei, nei centri benessere. Per accedere a bar, ristoranti, alberghi, piscine, nonché su bus, treni, aerei e navi servirà quello rafforzato

Pubblicato il 10 Gennaio, 2022


Da oggi, lunedì 10 gennaio, entrano in vigore le nuove regole sul Green pass. Per accedere a bar, ristoranti, alberghi, piscine, nonché su bus, treni, aerei e navi servirà quello rafforzato, quello ottenuto cioè tramite il vaccino o la guarigione

Riaprono le scuole con il timore di dover presto applicare la didattica a distanza a causa del dilagare dei contagi. Secondo il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è possibile che manchi personale, ma “gli istituti sono un posto sicuro”.

Da oggi entrano in vigore anche le nuove regole sul Green pass. Per accedere a bar, ristoranti, alberghi, piscine, nonché su bus, treni, aerei e navi servirà quello rafforzato.

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NEL FRATTEMPO – Controlli dei Nas nelle Rsa: 42 sanzioni per mancato Green pass

Su 536 strutture assistenziali ispezionate 107, cioè il 20%, sono risultate irregolari per inosservanza delle misure anti-Covid o carenze igieniche e strutturali. In particolare, 42 sono state le violazioni per il mancato possesso del Green pass e della vaccinazione da parte del personale medico, infermieristico e assistenziale. Mentre 16 sono state le sanzioni per mancato uso di dispositivi protettivi o assenza di informazioni anti-contagio esposte. Questo il bilancio di una serie di verifiche condotte dai carabinieri dei Nas durante le Festività, presso Rsa, case di riposo per anziani e case famiglia.


Rilascio indebito di Green pass: 50 ordinanze cautelari – Un infermiere addetto alle vaccinazioni in un centro di Ancona è finito in carcere in un’operazione della polizia per reati connessi all’indebito rilascio del Green pass. Altre quattro persone, ritenute intermediari, sono ai domiciliari. I reati contestati dalla procura sono quelli di corruzione, falso ideologico e peculato commessi in concorso dagli indagati. Per 45 persone, invece, è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza

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