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Incidente Casal Palocco, lo sfogo dello youtuber Er Motosega: “Le persone sono cattive, la vita è spietata”

Pubblicato il 4 Agosto 2023

A distanza di quasi 2 mesi dal terrificante incidente di Casal Palocco, quando si scontrarono la Lamborghini Urus guidata dallo youtuber Matteo Di Pietro e la Smart guidata da Elena Uccello, provocando la morte del piccolo Manuel, l’eco di quella tragedia non si è ancora spenta.

Proseguono le indagini, in base alle quali è emerso che Di Pietro stava guidando ad una velocità folle per impressionare i follower e ottenere più clic, ma intanto sono esplose nuove polemiche dopo il ritorno sui social di Er Motosega, uno dei membri del gruppo The Borderline.

Lo sfogo di Er Motosega dopo l’incidente di Casal Palocco: “La gente vuole vedere solo il marcio”

Tra i protagonisti dell’incidente c’è Vito Loiacono, detto Er Motosega, che faceva parte del gruppo dei The Borderline che ha deciso di sciogliersi dopo la tragedia.

Lo youtuber, poco dopo l’incidente, ci aveva tenuto a precisare che lui non era mai stato alla guida, declinando di fatto qualsiasi responsabilità. Ultimamente però ha fatto molto discutere il suo ritorno sui social, dove ha postato un video dove canta felice e sereno insieme alla fidanzata Gaia Cascino.

Dopo quel video gli sono piovuti addosso insulti e critiche e così lo youtuber, con una Storia su Instagram, ha espresso il suo parere che è sembrato più che altro uno sfogo.

“Ho scoperto come la gente – ha esordito Loiacono nella sua Storia – segue la massa per la paura di essere giudicata. Ho scoperto come nessuno vuole sapere come stai veramente ma cerca solo di vedere il marcio con lo scopo di vendere l’articolo perfetto. Ho scoperto come la gente è interessata a vedere solo l’1% di ciò che si crede senza voler approfondire il resto 99%. Ho scoperto che la vita è spietata e che nessuno ti aiuta a rialzarti ho scoperto che la gente gode nel vedere qualcun altro fallire ho capito che non voglio mollare. (Immagino già che si cercherà della malizia in ogni mio gesto). Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire”.