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Incidente di Mestre, clamorosa scoperta su Alberto Rizzotto. Rispunta nuovamente un’ipotesi

Pubblicato il 7 Novembre 2023

Proseguono le indagini sulla strage di Mestre, il tragico incidente dello scorso 3 ottobre che ha provocato la morte di 21 persone e il ferimento di altre 15.

Una delle prime ipotesi è stata un malore che avrebbe colpito Alberto Rizzotto, teoria che però sarebbe stata smentita da una prima autopsia sul corpo dell’autista che non avrebbe rilevato problemi di natura cardiaca o altri problemi di salute.

Adesso però sono emersi nuovi dettagli importanti: sembra che poche settimane prima dell’incidente Rizzotto si sia recato più volte al pronto soccorso per dei problemi cardiaci.

Previsti esami più approfonditi

Alla luce di questi nuovi elementi il sostituto procuratore Laura Cameli, che sta coordinando le indagini, ha chiesto a Cristina Basso, cardiologa dell’Università di Padova, un nuovo sezionamento del cuore per evidenziare cause o cancause di carattere cardiopatologico in un malore o nel decesso di Rizzotto.

La dottoressa Basso è la stessa che ha seguito il caso del calciatore Piermario Morosini, morto durante una partita di calcio a Pescara nel 2012. Il sospetto è che Rizzotto possa essere stato colpito dalla cosiddetta “morte invisibile”, che fino a 10-15 anni fa restavano irrisolte proprio perché causate da problemi cardiaci che non venivano evidenziati dai normali controlli.

La Basso dovrà dunque spiegare se c’è effettivamente stato un malore di Rizzotto, che sarebbe stato alla base dell’incidente. Al momento del conferimento dell’incarico in Procura, erano presenti i difensori delle parti, a partire dai tre indagati.

Tra le altre ipotesi c’è l’utilizzo del cellulare di Rizzotto, eventuali malfunzionamento dell’autobus e le presunte condizioni non ottimali del guardrail.