« Torna indietro

Incidente Mestre, l’Ad dell’azienda di bus racconta quello che si vede dalle immagini

L’agenzia LaPresse ha raccolto le dichiarazioni di Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda La Linea SpA.

Pubblicato il 4 Ottobre 2023

L’agenzia LaPresse ha raccolto le dichiarazioni di Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda La Linea SpA. L’autista era persona di provata esperienza, bravissimo, una brava persona. Faceva periodicamente le visite richieste. Lavorava con noi dal 2014 secondo quanto ho visto, poi aveva avuto un periodo di stacco e poi era tornato di nuovo con noi da 7 anni”, ha detto Fiorese. L’autista, Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed è morto nell’incidente: il bilancio delle vittime è di 21 morti e 15 feriti.

“Nessuno sa ancora di preciso cosa sia successo, quello che sappiamo è che c’era una telecamera fissa sul cavalcavia. Da quel che ho visto delle immagini, per quel poco che si può vedere, si vede il bus arrivare a meno di 50 km/h, si vedono gli stop che si accendono, quindi avrebbe frenato. Poi si vede che il mezzo si ‘appoggia’ al guardrail, si ribalta e cade giù” – racconta Fiorese – che poi precisa: “Specifico che l’autobus non ha preso fuoco, ha fatto solo qualche fiammella. Essendo elettrico, se avesse preso completamente fuoco sarebbe stata una tragedia anche peggiore”. 

“L’autobus aveva un anno, esattamente 12 mesi. Da quel poco che siamo riusciti a vedere la velocità era adeguata, inferiore ai 50 km/h. Pesa circa 13 tonnellate. Questi bus nuovi sono anche certificati per l’antiribaltamento ma naturalmente da quelle altezze è diverso…” dice ancora l’Ad a LaPresse. “Per quanto sappiamo, la scatola nera è stata tirata giù e consegnata alle autorità: quando decideranno che si potrà accedere alle immagini, forse si capirà qualcosa in più. Anche se non si vede l’autista magari si vede qualcosa intorno” sostiene Fiorese, affermando che le immagini non sono andate completamente distrutte come invece ipotizzato da qualcuno. Fonte LaPresse