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“Ingresso di Invitalia nel capitale sociale di JSW: le nostre perplessità permangono”

Pubblicato il 16 Settembre, 2021

Si è svolto il Consiglio Comunale presso il cinema Metropolitan di Piombino aperto alla cittadinanza e ai lavoratori con la presenza della Vice ministro Todde e per JSW  Marco Carrai. Presenti tutte le rappresentanze sindacali.

Come USB abbiamo ribadito, attarverso il nostro Responsabile nazionale-regionale dell’industria Simone Selmi, il nostro punto di vista sulla vertenza delle acciaierie. 
Di fronte agli annunci di Carrai e della vice Ministro Todde in merito all’ingresso di Invitalia nel capitale sociale di JSW, le nostre perplessità permangono in quanto ancora non è dato sapere quale sarà la percentuale di ingresso. Non vogliamo che si ripeta lo stesso copione dell’ILVA di Taranto in cui i soldi di Ivitalia sono serviti solo per licenziare e per permettere ad Alceror Mittal di andare avanti nel suo progetto. 
USB chiede una vera nazionalizzazione dove venga messo al centro il lavoro l’ambiente e la riconversione ecologista degli impianti e non come spesso succede in Italia, trasferire denaro pubblico ai privati (lasciando il controllo delle scelte strategiche saldamente in mano alla Multinazionale) senza avere alcuna garanzia.
Dobbiamo investire per mantenere una moderna produzione di acciaio in Italia non facendo arricchire le multinazionali.  Ricordiamo che il gruppo indiano Jindal è in attivo e non in perdita e, se avesse creduto veramente nello stabilimento di Piombino avrebbe potuto già investire il necessario.
A nostro avviso Jindal deve essere finalmente allontanata dallo stabilimento in quanto, a distanza di 3 anni, non estata capace di rispettare nessun impegno preso di fronte ai lavoratori e alla città. 
Siamo d’accordo con alcune affermazioni della vice Ministro Todde ma gli esempi esposti, come Termine Imerese, hanno in realtà prodotto molti esuberi . Non vogliamo che avvenga ciò anche a PIOMBINO.

Ci chiediamo: dove è finito il tavolo nazionale sulla siderurgia italiana? A nostro avviso sarebbe urgente aprire subito questa discussione a maggior ragione se il capiale pubblico entrerà nelle due maggiori società private produttrici di acciaio attualmente presenti in Italia.

Serve assolutamente una sinergia tra i vari poli industriali per dare un segnale di carattere nazionale e per avere più forza nel mercato mondiale in eterna competizione come avviene negli altri stati europei ad esempio in Germania e Belgo. 
Dalle parole di Carrai si intuisce bene che ci saranno esuberi e che, a suo avviso, i lavoratori dovranno essere ricollocati nel area industriale. Chi si dovrebbe occupare di tutto ciò? 
USB chiede con forza il prolungamento degli ammortizzatori sociali per TUTTO il tempo necessario al compimento del piano industriale. La cassa integrazione dovrà essere integrata così come sta avvendendo a Genova e in altri stabilimenti.
La regione Toscana, presente al Consiglio con il Presidente Giani, elogia il lavoro della vice Ministro come sela vertenza di Piombino fosse risolta. Tutti sappiamo che non è così. 
La Regione, oltre alle chiacchiere, non è mai stata presente a fianco dei lavoratori e della città. Siamo arrivati al momento delle scelte:  o si sta con i lavoratori o con le multinazionali.
ll consiglio Comunale si è aperto con l’inno nazionale e i rappresentanti delle istituzioni sugli attenti con la mano sul cuore. La nostra costituzione, al suo primo articolo dice:  “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo. E’ sempre bene ricordarlo a tutti i nostri rappresentanti.

USB PIOMBINO LAVORO PRIVATO.
CORDINAMENTO NAZIONALE SETTORE INDUSTRI USB.

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