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Insulto choc del rapper a Giorgia Meloni: “Riviviamo il fascismo grazie a quella b…”

Pubblicato il 2 Maggio 2024

Dopo essere stata rappresentata con un murale a testa in giù il 25 aprile ad Aosta, per rievocare la morte di Benito Mussolini e “festeggiare” la Liberazione, Giorgia Meloni è finita ancora sotto attacco. L’occasione per insultarla questa volta è stata il 1° maggio, Festa dei Lavoratori, per opera del rapper foggiano Gennarone che l’ha attaccata con offese piuttosto pesanti al concertone al Parco San Felice.

La frase incriminata di Gennarone

Gennarone aveva espresso la necessità di versare lacrime per i popoli in guerra, per i lavoratori, di cui purtroppo proprio oggi si sono registrate altre 2 morti a Napoli, e per i giovani deceduti durante i percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Lacrime ce ne sono da versare anche per l’Italia “che sta vivendo l’ombra del fascismo grazie a quella bocc***ara di Giorgia Meloni” e per la città di Foggia, attanagliata da una malavita che la soffoca.

Le scuse parziali di Gennarone

L’offesa ha suscitato molto scalpore e ha fatto indignare il centrodestra, in modo particolare Fratelli d’Italia. Gennarone ha porto delle scuse parziali: “Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma le mie parole erano una provocazione artistica”, ma non è arretrato di un millimetro sulle frasi contro il fascismo.

Ha poi continuato ad attaccare la Meloni, un presidente del Consiglio che come lui stesso ha detto non riesce a dichiararsi apertamente antifascista e che vara leggi che mettono il bavaglio alla stampa e riducono la libertà sull’aborto. Infine ha rivendicato la libertà di parola per gli artisti, soprattutto in un periodo così delicato.

La furia di FdI

I consigliere regionali di FdI hanno aspramente criticato le parole di Gennarone, accusato di aver proferito ignobili volgarità verso Giorgia Meloni e di essersi reso protagonista di una violenza verbale che non può essere accettata.

Anche la sindaca di Foggia del centrosinistra, Maria Aida Episcopo, intervistata dal giornale locale L’Attacco ha censurato le parole di Gennarone e la stessa Amministrazione comunale ha espresso la piena solidarietà alla presidente Meloni e a chiunque sia vittima di violenza verbale.