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Interventi chirurgici programmati non urgenti: è stop negli ospedali abruzzesi

Interventi chirurgici programmati non urgenti: è stop negli ospedali abruzzesi

Pubblicato il 3 Novembre, 2020

Interventi chirurgici programmati non urgenti: è stop negli ospedali abruzzesi. Lo si legge in un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Marco Marsilio: “la rimodulazione dei ricoveri” ha il fine di “favorire il massimo impiego possibile delle terapie intensive e subintensive e del personale sanitario per l’emergenza da Covid-19”.

Sono salvi, però, “gli interventi chirurgici oncoematologici di classe A o di alta specialità, non rinviabili a giudizio motivato del clinico e le condizioni di inderogabilità motivate dalle peculiarità organizzative delle Asl”, nonché “le Interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) chirurgiche”.

Il provvedimento dispone anche che i direttori sanitari delle quattro Asl regionali potranno incrementare “i posti letto di Terapia Intensiva, Malattie Infettive, Pneumologia e Area Medica subintensiva dei presidi ospedalieri pubblici, tramite il reimpiego del personale reso disponibile dalla rimodulazione dei ricoveri elettivi” e dà facoltà al Referente Sanitario Regionale per le emergenze (RSR) Alberto Albani “di disporre […] le assegnazioni temporanee del personale sanitario – in servizio con qualsiasi tipologia contrattuale – presso quelle Asl che presentino maggiori necessità assistenziali, con assegnazione in via prioritaria del personale che abbia manifestato la propria disponibilità”.

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