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Gino Strada riceverà a Stoccolma il Right Livelihood Award, più comunemente chiamato il ?Premio Nobel alternativo?, Stoccolma, 30 novembre 2015. ANSA/UFFICIO STAMPA EMERGENCY ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

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Intitolazione di una via a Gino Strada: per la maggioranza si deve rispettare la normativa

Pubblicato il 1 Ottobre, 2021

La maggioranza non ha votato gli ordini del giorno presentati dalle opposizioni per intitolare un luogo od una via a Gino Strada ritenendo che si debbano rispettare i termini della normativa in materia che prevede di attendere 10 anni dalla morte. In realtà, questo lasso temporale previsto è propedeutico ad una valutazione che sia scevra da strumentalizzazioni o che si verifichino vizi di legittimità, al di là della deroga che potrebbe autorizzare su precisa richiesta il prefetto. Peraltro, la moglie di Gino Strada, Teresa Sarti, anche lei menzionata negli ordini del giorno, è deceduta da oltre 10 anni, ma nessuno prima  ha pensato di dedicarle una via semplicemente perchè la figura del marito è  più emblematica. Gino Strada è stato un personaggio controverso, da un lato il medico al servizio dei più deboli in giro per il mondo, in particolare degli ultimi, dall’altra, colui che ha deciso di schierarsi  in modo preciso, diventando l’icona politica di una parte in netta contrapposizione con tutto il centrodestra. Di fatto, un atteggiamento divisivo che ha fatto discutere ed ha stimolato contrapposizione. Anche fra i consiglieri di maggioranza vi è stato un dibattito sul merito degli ordini del giorno con posizioni diverse, ma alla fine è stato deciso unanimemente di esprimere un voto di contrarietà, non dimenticando che il consenso popolare ottenuto dai cittadini per governare la città è espressione di un ambito civico trasversale, ma anche di un consolidato riferimento politico espressione del centrodestra, a cui il medico originario di Sesto Giovanni si è sempre convintamente contrapposto. Fra 10 anni vi saranno condizioni diverse e maggiore distensione per valutare l’intitolazione di una via a Gino Strada ed a Teresa Sarti. Sicuramente prevarrà nelle menti di tutti il Gino Strada fondatore di EMERCENCY, colui che ha contribuito affinchè il mondo fosse migliore, alleviando le sofferenze di tanti civili vittime della guerra nei più disparati scenari del mondo. Oggi, questa rincorsa ad intitolargli vie o luoghi appare una sorta di strumentalizzazione, che forse neanche lui avrebbe apprezzato. Gino Strada è EMERCENCY ed EMERCENCY è Gino Strada, un binomio indelebile, una sorta di simbiosi che terrà per sempre in vita il medico che si è battuto per abolire la guerra. Ci saremmo aspettati un contributo diverso da PD e da Rifondazione Comunista: una lotta insieme a noi per far partire le bonifiche, per dare garanzie ai tanti lavoratori che negli ultimi 10 anni hanno perso il proprio lavoro, per impedire il raddoppio della discarica di  Rimateria, anzichè battaglie sulla toponomastica.

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