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Italia

L’Italia addestrerà l’esercito ucraino: “Incondizionato sostegno a Kiev”

Pubblicato il 30 Agosto 2022

“Stiamo provvedendo a garantire mirate attività addestrative al personale ucraino per rendere più sicuro l’impiego dell’armamento”.

Così Lorenzo Guerini.

“L’incondizionato sostegno a Kiev” è stato ribadito oggi dal ministro della Difesa nel corso della riunione informale dei ministri della Difesa dell’Unione Europea.

Lorenzo Guerini

Guerini ha ricordato l’impegno italiano, sottolineando come “nonostante la crisi di governo, si è riusciti a finalizzare il quarto decreto di aiuti, in linea con le priorità rappresentate dal ministro ucraino Oleksii Reznikov”.

I Paesi dell’Unione Europea “hanno discusso l’ipotesi di una missione di addestramento per le forze ucraine sin da prima della guerra: ora è il momento di agire”.

Josep Borrell

Lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera Ue, aprendo la riunione informale di ministri della Difesa a Praga.

“Certo, la Russia non sarà contenta, come non è contenta del fatto che già forniamo all’Ucraina aiuti militari”, ha aggiunto Borrell, sottolineando che  “la situazione sul terreno per l’Ucraina è ancora molto cattiva, ha bisogno del nostro sostegno”.

“Qui a Praga oggi non si deciderà niente, poiché si tratta di un vertice informale, ma credo che si debba avere un accordo politico, i dettagli potranno venire dopo. Ma spero che potremo avere la luce verde politica”, ha aggiunto

Il ministro della Difesa del Lussemburgo, Francois Bosch, ha precisato che “dobbiamo decidere quale sia il modo migliore per aiutare l’Ucraina”, perché “forse una missione di addestramento europea non è il metodo più veloce per addestrare le forze ucraine, si può farlo meglio a livello bilaterale: ora ne discuteremo”.

Il suo omologo irlandese, Simon Coveney, ha detto da parte sua che “l’Irlanda sostiene in linea di principio la missione di addestramento. Speriamo ora di dare mandato all’Ue perché metta sul tavolo una proposta, in modo che vi sia un processo più coordinato e strutturato a livello europeo, dato che l’addestramento avviene già ora a livello bilaterale con alcuni Paesi membri”.