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Jsw; Gambardella-Fusco (Uilm): “Futuro acciaieria Piombino deve essere priorità del Governo”

Pubblicato il 4 Maggio, 2022

“L’iniziativa di questa mattina è stata importante anche nelle adesioni, con oltre 400 persone tra lavoratori e cittadini che sono intervenute. Come Uilm riteniamo che la presenza di tutte le Istituzioni, dell’autorità portuale e di alcuni parlamentari e senatori del territorio, vada nella direzione di quello che stiamo chiedendo da tempo, ovvero mettere la vertenza della siderurgia di Piombino al centro dell’agenda di Governo”.

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm per il settore siderurgico e Lorenzo Fusco, Segretario generale Uilm Piombino.
“Anni di promesse, piani industriali fantasma e accordi di programma rimasti sulla carta, hanno esasperato i lavoratori ed un intero territorio che oggi, in modo più forte, ha ribadito che vuole risposte concrete” sottolineano Gambardella e Fusco.


“I sindacati – aggiungono – non sono disposti a cedere l’ennesima cambiale in bianco, come quella della commessa decennale RFI, ad un soggetto industriale che finora è stato inadempiente”.
“È questo – spiegano – che giustamente i sindacati nazionali dei metalmeccanici rivendicano in modo unitario, inviando una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dello Sviluppo economico Giorgetti, in vista della riunione del CDA di domani che dovrà indicare le linee guida sulla commessa RFI”.


“La Uilm Piombino, in linea con il Coordinatore Uilm Toscana Vincenzo Renda e con il segretario UIL Toscana Paolo Fantappiè, ritengono indispensabile che in questa partita tutti i molteplici soggetti interessati siano presenti per fare squadra” continuano.
“Riteniamo doveroso lavorare nei prossimi giorni ad un documento condiviso con Istituzioni e forze politiche, dove in modo coeso si formulano le proposte per garantire il futuro di questo territorio, della sua industria e delle sue famiglie – concludono – Sarebbe importante ratificare questo documento unitario al Governo, affinché si faccia garante per il futuro di Piombino”.

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