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Juve e Sarri al bivio Europa, venerdì 7 ci sarà la sentenza

Pubblicato il 2 Agosto, 2020

La Juventus ha allungato il suo incredibile record andando a suonare la sinfonia del nono scudetto vinto in maniera consecutiva, ma dopo la vittoria con la Sampdoria le due sconfitte, per altro ininfluenti con Cagliari e Roma, con un solo punto di vantaggio sull’Inter, restano molti dubbi in vista della partita più attesa dal popolo bianconero, il ritorno degli ottavi di finale di Champions League allo Stadium, venerdì 7 agosto ore 21 con il Lione.

Nessuno lo dice apertamente ma la sfida con i transalpini che partono dal vantaggio di 1-0 maturato all’andata, sarà il crocevia del futuro bianconero per molti dei suoi attori. Prima di tutto Maurizio Sarri che ha portato alla conquista dello scudetto, una squadra stanca e imbolsita, senza mai convincere. Il tecnico toscano era stato ingaggiato lo scorso anno per fare meglio di Max Allegri, non solo in campionato ma soprattutto in Europa.

Alla fine il sarrismo in salsa Juve non si è mai visto, solo alcuni lampi, nelle due sfide con l’Inter e per un tempo con l’Atletico Madrid nella capitale spagnolo, poi solo la classe di CR7, Dybala e la crescita di De Light e le buone prove di Bentancourt sono stati determinanti per la storica vittoria dello scudetto nel tempo della pandemia. Tutto questo basterà alla Juve per approdare alle Final Eight di Lisbona, nella terra di Ronaldo? In caso di tonfo tutto sarà messo in discussione: guida tecnica, dirigenti e una parte della rosa. E aleggia un interrogativo CR7 resterà ancora alla Juve in caso di flop europeo?

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