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La Biblioteca provinciale di Salerno riapre alla consultazione dei libri

L’accesso sarà consentito fino a 18 persone e solo su prenotazione.

Pubblicato il 7 Dicembre, 2020

Lunedì 7 dicembre la Biblioteca provinciale e la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Salerno riaprono i battenti. Gli utenti possono nuovamente richiedere i servizi di prestito e consultazioni dei libri.

L’accesso sarà consentito fino ad un massimo di 18 persone e solo su prenotazione. In base al DPCM del 3 dicembre 2020, in vigore fino al 15 gennaio 2021, restano chiusi i musei e le mostre.

Michele Strianese, presidente della Provincia, spiega le modalità di riapertura: “Riapriamo la nostra Biblioteca provinciale alla consultazione libraria, oltre che ovviamente a servizi di prestito, informazioni bibliografiche e riproduzioni. L’accesso sarà consentito a un massimo di 18 persone e solo su prenotazione, inviando la richiesta ai seguenti indirizzi di posta elettronica: biblioteca@provincia.salerno.it (Biblioteca Provinciale) museibiblioteche@provincia.salerno.it (Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte).

Ovviamente bisognerà rispettare tutte le regole previste dalla normativa di contenimento del contagio, come indossare la mascherina, osservare il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri e utilizzare le soluzioni igienizzanti presenti all’ingresso della struttura, alla quale si potrà accedere solo dopo la rilevazione della temperatura corporea, che non dovrà essere superiore a 37,5 °C.

Voglio sottolineare la particolare attenzione che la Provincia di Salerno ha dedicato alla sicurezza e protezione sia del nostro patrimonio librario che dei fruitori. Per esempio i volumi dati in prestito, alla restituzione, vengono posti in isolamento preventivo per almeno 15 giorni, quindi non sono subito disponibili per altri prestiti. Non potendo sanificare fondi documentari e collezioni librarie, vengono messi in quarantena i libri. Inoltre abbiamo predisposto l’installazione di modernissime colonnine termoscanner anti-Covid all’ingresso dei nostri luoghi culturali e quindi anche della Biblioteca”.

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