« Torna indietro

La marcatura CE e la sua importanza nel commercio internazionale

Nell’ambito del commercio internazionale, la marcatura CE riveste un ruolo di fondamentale importanza. Essa, infatti, rappresenta un requisito indispensabile per tutti i prodotti che vengono introdotti nel mercato europeo, e segnala che gli stessi risultano conformi rispetto agli standard di qualità e di sicurezza previsti dall’Unione Europea. Si tratta di requisiti di sicurezza per i beni, le persone e gli animali, ma non di rado il riferimento è anche a necessità prestazionali o di tipo ambientale. Si parla, in particolare, di requisiti essenziali: essi vengono definiti da direttive europee di armonizzazione che vengono applicate non solo nei Paesi che fanno parte della UE, ma anche in quelli che aderiscono dallo Spazio Economico Europeo.

Pubblicato il 14 Ottobre 2023

Nell’ambito del commercio internazionale, la marcatura CE riveste un ruolo di fondamentale importanza. Essa, infatti, rappresenta un requisito indispensabile per tutti i prodotti che vengono introdotti nel mercato europeo, e segnala che gli stessi risultano conformi rispetto agli standard di qualità e di sicurezza previsti dall’Unione Europea. Si tratta di requisiti di sicurezza per i beni, le persone e gli animali, ma non di rado il riferimento è anche a necessità prestazionali o di tipo ambientale. Si parla, in particolare, di requisiti essenziali: essi vengono definiti da direttive europee di armonizzazione che vengono applicate non solo nei Paesi che fanno parte della UE, ma anche in quelli che aderiscono dallo Spazio Economico Europeo.

A che cosa serve la marcatura CE

La marcatura CE, inoltre, serve ad attestare che il fabbricante ha valutato la conformità ai requisiti essenziali del prodotto tramite le cosiddette procedure di verifica della conformità, vale a dire procedure specifiche, che derivano dalle varie direttive di armonizzazione. In mancanza della marcatura CE, i prodotti non potrebbero circolare liberamente all’interno dello Spazio Economico Europeo. Essa, inoltre, serve a segnalare agli utilizzatori professionali e ai consumatori la già citata conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza essenziali.

Il fabbricante e gli altri operatori economici

Il primo responsabile dell’introduzione di prodotti sicuri sul mercato è in linea di massima il fabbricante, a cui spetta quindi l’apposizione, se richiesta, della marcatura CE. Il fabbricante, infatti, è la figura che ha una conoscenza specifica delle modalità con le quali è stato progettato e realizzato il prodotto. Va detto, tuttavia, che in base alle direttive New Legislative Framework, le responsabilità e gli obblighi che spettano al fabbricante ricadono anche su tutti gli altri operatori economici che propongono con il proprio nome commerciale o il proprio marchio un prodotto sul mercato, a prescindere dal fatto che esso sia stato fabbricato da altri.

La marcatura CE è sempre necessaria?

La marcatura CE non è comunque richiesta per tutte le tipologie di prodotto. In particolare, essa è obbligatoria per i prodotti che sono compresi nel settore di applicazione di una direttiva che impone l’apposizione, mentre non va effettuata per i prodotti che non vengono chiamati in causa dalle direttive che prevedono l’apposizione. Nel caso in cui un prodotto rientri nel settore di applicazione di direttive diverse che richiedono l’apposizione, è necessaria l’applicazione di una marcatura CE sola, attraverso la quale viene specificata la conformità del prodotto a tutte le direttive che possono essere applicate.

Le caratteristiche della marcatura CE

È necessario che il marchio sia leggibile, indelebile e visibile, e soprattutto che rispetti la grafica imposta dalla Comunità Europea. Non c’è divieto di ridurre o aumentare le dimensioni della marcatura, ma solo a condizione che vengano mantenute le proporzioni indicate. Ancora, la marcatura deve essere apposta sul prodotto o al massimo sulla sua targhetta segnaletica. In via eccezionale, e cioè unicamente nel caso in cui si riveli l’apposizione sul prodotto, la marcatura CE si può apporre sull’imballaggio, sulla garanzia e sulle istruzioni per l’uso del prodotto (in altre parole, i documenti accompagnatori). Occorre che la marcatura non sia eliminabile; la sua altezza minima non può essere inferiore ai 5 millimetri, e non è detto che essa debba essere parte integrante. Infine, è utile segnalare che sul prodotto non possono essere apposti altri marchi in grado di generare confusione o di trarre in errore a proposito del simbolo grafico della marcatura CE.

La storia della marcatura CE

La marcatura può essere effettuata con tecniche differenti, a seconda della tipologia di prodotto e del materiale di composizione: un’azienda come Automator International mette a disposizione molteplici soluzioni all’avanguardia per soddisfare qualunque tipo di esigenza in tal senso. In vigore da 30 anni, visto che è stata introdotta nel 1993, la marcatura CE è stata concepita per fornire informazioni non solo ai consumatori, ma più in generale a tutti i soggetti interessati, come le autorità competenti, i manutentori, gli installatori, e così via. Fra le norme che presuppongono la marcatura CE ci sono la Direttiva compatibilità elettromagnetica, la Direttiva macchine, la Direttiva bassa tensione, la Direttiva per i sistemi in pressione, la Direttiva prodotti da costruzione e il Regolamento per i dispositivi medici. Il sito web della Commissione Europa, in ogni caso, fornisce la lista completa delle direttive.

Quali prodotti devono essere marcati

Fra i prodotti che devono essere marcati ci sono gli ascensori, i dispositivi medici diagnostici in vitro, gli esplosivi per uso civile, i prodotti da costruzione, le caldaie per acqua calda, le teleferiche per il trasporto di persone, i prodotti soggetti a rischio di compatibilità elettromagnetica, gli apparecchi elettrici che funzionano in bassa tensione, i dispositivi medici, gli strumenti di misura, le macchine, gli apparecchi che usano combustibili gassosi, i giocattoli, gli apparecchi a pressione e i recipienti semplici a pressione.