Pubblicato il 23 Gennaio, 2022
Nel governo cileno guidato da Gabriel Boric dal prossimo 11 marzo entrerà anche Maya Fernandez Allende, nipote del presidente Salvador Allende, spodestato dal golpe militare di Pinochet nel 1973.
Quando il golpe militare azzerò il governo di Unidad Popular di Salvador Allende, Maya Fernandez aveva poco meno di un anno. Il governo di centro-sinistra di Gabriel Boric ha annunciato che nella squadra di governo entrerà come ministro della difesa; una nomina dal forte valore simbolico in un governo dove le donne rappresentano la maggioranza: 14 le su 24 ministri.
Per Maya Allende si tratta di un risultato politico che arriva a coronamento di una carriera che l’ha vista in ascesa dopo il ritorno dall’esilio a Cuba, dove andò assieme alla madre Beatriz Allende, figlia del capo dello Stato, morta suicida proprio a L’Avana.
Poi, nel 1990 il ritorno in patria, la laurea in biologia e l’ingresso in politica con il Partito socialista. Entrò in Parlamento nel 2014 da deputata e dal 2020 è stata presidente della Commissione permanente della Difesa.
Maya Fernandez Allende non è la prima donna socialista scelta per guidare il ministero della Difesa. Prima di lei fu presidente del Cile per due mandati, Michelle Bachelet, figlia di un generale progressista morto per le torture subite in carcere nel 1974 sotto la dittatura di Pinochet.
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