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La Storta, focolaio Covid in una scuola su via Cassia: mille alunni a casa e senza Dad

Pubblicato il 23 Novembre, 2021

Un insegnante e una ventina di alunni positivi in via Cassia 1694: in corso la sanificazione di tre plessi

Sulla Cassia chiusa scuola per un focolaio di Covid-19: è la prima del Lazio da inizio anno scolastico. Il cluster sarebbe partito da un’insegnante vaccinata: da lì la moltiplicazione dei casi in tre delle quattro classi dove insegna. Si è aggiunta un’altra alunna positiva riconducibile a un link familiare. In tutto sono una ventina i positivi totali.

E’ stata disposta prima la quarantena fiduciaria poi l’isolamento preventivo per cinque classi, ma alla fine si è optato per la chiusura dell’intero Istituto Comprensivo, al fine di permettere la sanificazione di tutti e tre i plessi che ne fanno parte.

L’indagine epidemiologica è stata avviata e nelle prime ore di ieri pomeriggio, si attendono dati più completi che riescano a far luce su come i contagi possano essere esplosi in modo così vertiginoso, se tra i banchi di scuola o in attività extracurricolari. Nel frattempo più di mille studenti sono a casa, nessuna didattica a distanza è stata predisposta: tutti gli operatori scolastici sono impegnati nelle attività di sanificazione.

Un caso isolato per ora che però fa pensare: ci vuole cautela se si pensa che al calo di efficacia dei vaccini Covid dopo un certo periodo dall’ultima somministrazione, il Ministero della Salute ha dato ieri l’ok alla terza dose, dopo 5 mesi. Ieri a Roma nord 181 nuovi casi e 2 decessi registrati in 24 ore. Il dirigente scolastico Francesco Consalvi ha così comunicato: “La Asl riferisce che la situazione epidemiologica generale degli istituti scolastici di competenza della Asl Roma 1 sta rapidamente peggiorando soprattutto nella fascia di età al di sotto dei 12 anni”. 

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