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Lazio, autisti del 118 lasciati a casa: duro attacco della Lega a Zingaretti

Pubblicato il 19 Marzo 2021

”Non è più rinviabile l’internalizzazione e la stabilizzazione dei precari del servizio di emergenza-urgenza, promessa in pompa magna dalla giunta Zingaretti già in precedenza all’uscita del commissariamento della Sanità, alla luce delle evidenti difficoltà di Ares 118. Perché si procede nelle altre Regioni e non nel Lazio? Il paradosso dei paradossi, che persiste anche nella fase pandemica, rappresenta il reclutamento di autisti in possesso di patente di guida di tipo B senza una comprovata esperienza nell’ambulanza”. Lo dice il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Tripodi, presentando una mozione alla giunta Zingaretti, insieme al senatore del Carroccio e al responsabile dell’organizzazione del partito, William De Vecchis

La vicenda riguarda, in modo particolare, i 60 autisti di ambulanza, arruolati da Ares 118 nel periodo covid tramite agenzia interinale, ed ora lasciati a casa.

”Occorre tutelare senza se e senza ma – sostengono Tripodi e De Vecchis – i lavoratori che garantiscono da anni professionalità e abnegazione, colmando le carenze del servizio pubblico. Non bastasse, il futuro degli operatori e delle loro famiglie è incerto nel bel mezzo dell’emergenza Covid-19, purtroppo non è pervenuta alcuna rassicurazione sia dalla Regione Lazio sia dall’Ares 118. Continueremo attraverso le interrogazioni, le mozioni e qualsiasi strumento in nostro possesso a tutelare i diritti dei lavoratori e a far rispettare gli impegni assunti con gli eroi del comparto sanitario”, concludono il capogruppo regionale e il senatore della Lega.