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Un contagio di “buone notizie”. Quel “Giocattolo sospeso” che non lascia solo nessuno

Pubblicato il 7 Gennaio, 2021

Un contagio di buone notizie

Siamo stanchi, è innegabile. Di cosa?

Ma delle brutte notizie, è ovvio. Quelle che ogni giorno ci fanno accapponare la pelle. Che ci fanno indignare.

Che ci fanno urlare alla “vergogna”.

E soprattutto ci fanno guardare all’umanità come un insieme di persone senza cuore, senza anima, senza desiderio di preoccuparsi per gli altri.

Non è così.

“Le persone sono tante, – citando una canzone di qualche tempo fa – milioni di milioni”.

Ed ecco perchè ho voglia di raccontare anche il lato bello delle persone. Quelle che sanno sorridere e far sorridere.

Quelle che sanno regalare ma anche e soprattutto “stare accanto” anche se “mantenendo la distanza”.

In questo periodo appena trascorso, sicuramente, è stato facile, trovare iniziative ricche di umanità, ma sono certa che ne troveremo ancora.

Cominciamo dal Dono Sospeso di Santa Maria A Vico.

L’iniziativa lanciata dall’amministrazione di Santa Maria a Vico e fortemente voluta dall’assessora alla Sport e Spettacolo Anna Cioffi perché, anche in questa fase di emergenza, nessun bimbo potesse sentirsi solo, ricevendo in occasione della Befana un piccolo dono.

Ma oltre all’attivarsi dell’amministrazione comunale, chi ha potuto rendere possibile questa iniziativa è stato l’immenso contributo dei cittadini e dei commercianti.

Senza di loro, nulla si fa.

Ed ecco il plauso del primo cittadino di Santa Maria a Vico: “In qualità di amministratori – ha detto il sindaco Andrea Pirozzi – siamo veramente soddisfatti del grande risultato ottenuto ma soprattutto ancora una volta abbiamo dimostrato quanto la nostra comunità sia compatta e solidale”.

Quindi tanti giocattoli donati, tanta la disponibilità dimostrata da tutti ma ancora di più, da oggi, si cresce nella “bontà”.

Non quella che spesso viene definita “stupida”, degli “sprovveduti”, ma quella che viene dal profondo.

Adesso che siamo accomunati tutti, da una difficoltà ben più grande di noi. Solo se si “cammina insieme” si può davvero “andare oltre”.

E allora lanciamo le “buone notizie”, oggi e sempre.

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