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“Le Marche nel bicchiere”, è uscita la guida indispensabile per il mondo del vino e degli oli

“Le Marche nel bicchiere 2021” è la guida, curata dall’Associazione italiana sommelier Marche e giunta alla tredicesima edizione, che offre un’ampia panoramica sui tutti i tipi di vini e oli monovarietali e le aziende che li producono. Il volume è stato presentato dal vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni, dal presidente dell’Associazione sommelier Marche (Ais) Stefano Isidori, dai rappresentanti dei Consorzi di tutela. Ha sottolineato Carloni che “le Marche vantano una grande qualità produttiva, frutto anche del lavoro di piccole e straordinarie aziende. La nostra diversità deve diventare un punto di forza del nostro sistema agricolo”.

La regione schiera cinque vini Docg (denominazione controllata e garantita), 15 Doc (denominazione d’origine) e un Igt (indicazione geografica) che valorizzano vitigni autoctoni, di cui quasi il 50 per cento nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. “Dobbiamo essere molto fieri del nostro settore vitivinicolo e oleario. Abbiamo grandi eccellenze nella nostra regione e dobbiamo tenere alto il valore di queste produzioni che beneficiano di una forte componente di investimento pubblico. Con le nuove risorse che impegneremo vogliamo ulteriormente potenziare la crescita qualitativa e la promozione di questi vini, per farli diventare eccellenze riconosciute in tutti i mercati”.

Il presidente del consorzio tutela vini piceni Giorgio Savini ha rimarcato che, “pur venendo da un anno difficile per la pandemia, le aziende continuano a investire. Proprio in questi giorni il Consorzio ha reinvestito altri 840 mila euro dell’Ocm paesi terzi (promozione fuori dai Paesi europei), oltre alle risorse del Psr (Sviluppo rurale). Per un consorzio come il nostro sono numeri importanti, perché abbiamo impegnato 500 mila euro pubblici ma oltre 300 mila dei produttori”.

Alberto Mazzoni (Istituito marchigiano tutela vini) ha sottolineato come i consorzi svolgano “un ruolo decisivo nello sviluppo del sistema agricolo regionale. Lavorano non solo sulla promozione del vino, ma anche sui due binari più importanti: ricambio dei vigneti e la tecnologia in cantina. Nel prossimo quinquennio auspichiamo una programmazione forte, decisa e mirata a beneficio delle oltre 14mila aziende vinicole marchigiane. Le Marche del vino, in questi anni, sono state una delle poche regioni che hanno fornito un contributo altissimo alla valorizzazione del prodotto. La guida è l’almanacco delle Marche enologiche e va diffusa attraverso i canali internazionali per far conoscere e crescere l’eccellenza della viticoltura regionale”.

Il presidente Ais Marche, Stefano Isidori , ha rimarcato “tanti nuovi ingressi a gratificare le Marche vitivinicole, sempre più al centro dell’attenzione mondiale delle eccellenze”. La sezione spumanti offre una panoramica consolidata, visto il crescente interesse dei consumatori verso il mondo delle bollicine. Così come quella dei passiti, che rende più agevole la consultazione degli utenti interessati a scegliere vini con queste caratteristiche.

Come nelle precedenti edizioni, sono stati assegnati 82 premi. Settantuno sono quelli evidenziati con il “Picchio”: i vini che hanno ricevuto l’eccellenza, quelli che hanno maggiormente colpito i degustatori nell’aspetto qualitativo, mentre undici hanno ricevuto la segnalazione come rapporto più favorevole tra qualità e prezzo, contraddistinta da un salvadanaio.

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