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L’Eredità di Hermes diventa un giallo, accuse pesanti al maggiordomo: “Ha circuito Nicolas Puech, erano amanti”

Pubblicato il 18 Dicembre 2023

Fece molto scalpore la decisione di Nicolas Puech, unico erede della prestigiosa casa di moda Hermes, di lasciare tutta la sua eredità al maggiordomo marocchino. Come riportato dal quotidiano svizzero Blick però la battaglia per la ricchissima eredità è solo agli inizi e starebbero emergendo dei dettagli scabrosi e clamorosi che dovranno essere analizzati e valutati.

Le polemiche sull’eredità

Nicolas Puech, per rendere valido da un punto di vista legale il suo testamento, aveva addirittura adottato il suo domestico che già aveva ricevuto in dono regali pazzeschi. Otre al patrimonio miliardario comprensivo di immobili e azioni della casa di moda, il maggiordomo precedentemente aveva ricevuto in regalo già un immobile di lusso a Marrakech e una maxi villa da 4 milioni a Montreux, in Svizzera.

Una persona vicino a Puech avrebbe però presentato un esposto all’Autorità svizzera per la protezione di adulti e bambini, mettendo di nuovo tutto in gioco. L’eredità di Hermes è tornata quindi nuovamente in bilico e la vicenda sta assumendo i contorni di una telenovela che sembra essere solo all’inizio.

L’accusa scabrosa: il maggiordomo e Nicolas Puech erano amanti

Secondo l’accusa della persona che ha sporto la denuncia, tra il maggiordomo e Puech ci sarebbe stato un rapporto che andava oltre la semplice amicizia. I due infatti sarebbero stati addirittura amanti e la loro relazione sarebbe nata durante il lockdown.

Il maggiordomo è accusato di “circonvenzione di incapace” e si pensa che possa avere approfittato dell’età avanzata di Puech che ha 80 anni per soggiogarlo. Accusa che dovrà essere sostenuta da prove solide e concrete, anche perché l’80enne sembra godere di buona salute sia mentale che fisica.

La battaglia legale è in atto, anche perché inizialmente l’eredità era destinata alla Fondazione Isocrate, una Ong svizzera che lo stesso Puech aveva fondato. Nicolas Borsinger, segretario della fondazione, aveva dichiarato il testamento nullo per via del mancato rispetto del patto successorio.

Secondo la legge svizzera il testamento può essere cambiato solo con un accordo tra le parti e la battaglia in tribunale è appena iniziata.