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Lettera del vescovo di Ariano agli studenti: “Non accontentatevi della mediocrità”

Pubblicato il 10 Giugno, 2020

Ariano Irpino – “La cosa più bella è sognare e desiderare un mondo migliore. Non accontentatevi della mediocrità, curate l’interiorità e progettate un mondo più giusto ed ospitale”. Il vescovo della diocesi di Ariano-Lacedonia, monsignore Sergio Melillo, questa mattina ha pubblicato la lettera dedicata ai giovani, a coloro che hanno terminato il difficile anno scolastico e a coloro che dovranno affrontare gli esami di stato in una condizione straordinaria e delicata. Il vescovo osserva che il lockdown ha interrotto rapporti personali, incontri, amplificato fragilità, creando distanza tra le persone. “Questo anno accademico o scolastico si chiude in un tempo sospeso – scrive don Sergio – quale ne è il prezzo? La reclusione tra le pareti domestiche dietro lo schermo dello smartphone, del computer, come imprigionati in relazioni virtuali. Cari giovani guardate al futuro, rompete l’isolamento con intelligenza. Innanzitutto siate giovani autentici. Ma cosa significa essere giovane? Essere giovane è possedere in sé stesso una novità di spirito, coltivare la ricerca di futuro, perseverare nel prepararsi al domani. Non ignorate mai la forza irresistibile che muove il cammino, non siate prigionieri di un eterno presente ma, protagonisti nel costruire il mondo che verrà e che di fatto è già venuto. La Chiesa è locanda accogliente nella comunità che, con i parroci, accompagna le vostre sacrosante aspirazioni di studio e di lavoro. Lo indica Gesù che è venuto a portare “il fuoco” sulla terra: il fuoco è credere nella vita, senza mai arrendersi alla morte. Perché la vita possiede sempre un valore, un senso immenso, anche se misterioso. E’ tempo di “rinascimento”: alla vita di fede nelle anime, alla cultura, alla società, all’arte, alla musica, alla letteratura, alla scienza, alla pittura, allo sport – conclude il vescovo – un tempo di chiare scelte vocazionali per navigare con coraggio nel mare aperto dell’esistenza”.

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