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Lilli Gruber

Lilli Gruber: “Le ragazze la vogliono come quelle delle pornostar”

Pubblicato il 16 Aprile 2024

Ormai non sembrano esserci più limiti. Si ricorre al chirurgo estetico anche per interventi che nulla hanno a vedere con la necessità, col bisogno di sentirsi meglio col proprio corpo e, quindi, con la psiche. Lo denuncia quel che ha rivelato Lilli Gruber.

La giornalista, durante la presentazione del suo nuovo libro “Non farti fottere – Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia, desiderio e dati personali” nel salotto di Fabio Fazio a Che tempo che fa ha raccontato quel che ha saputo da Alessandra Graziottin.

La nota ginecologa e oncologa le ha raccontato che “C’è un aumento di ragazze che vogliono ricorrere alla chirurgia plastica genitale perché o i loro fidanzati glielo chiedono ma anche loro, perché ormai anche le ragazze vedono i porno, vedono queste vagine rasate, vogliono essere depilate così e vogliono che da un punto di vista estetico sia come quella delle pornostar”.

“Le grandi piattaforme hard, come XVideos, XNXX, xHamster e Pornhub, sono tra i siti più visitati in assoluto. Il problema è l’accesso ai minorenni. Se un adulto vuole vedere sette ore di film porno sono fatti suoi, ammesso che faccia bene. Noi facciamo passare l’educazione sessuale attraverso il porno tra i giovani”, ha poi detto a proposito di quel che tratta il suo libro.

“La media dei minorenni è tra i 10 e i 12 anni quando ha il primo accesso ai porno. Il 30% che passa sulle nostre connessioni Internet sono immagini esplicite. Indovinate chi sono le protagoniste principali del porno online? – ha chiesto la giornalista – Le donne, che hanno un ruolo degradante, sono sottomesse, malmenate. Il tema concerne tutti. Non possiamo delegare al porno l’educazione sessuale e sentimentale dei nostri ragazzi. Così si costruisce un immaginario pericolosissimo. Io non demonizzo nulla, voglio solo consapevolezza. Possiamo avere l’educazione sessuale e sentimentale nelle scuole come materia d’obbligo? Per favore, politici, date l’educazione sessuale come materia obbligatoria nelle scuole italiane”.