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liquidi abusivi

Questo “svapo” non si può fare. Sequestrato opificio che produceva liquidi abusivi

Pubblicato il 5 Marzo, 2021

I liquidi sequestrati sottratti ad imposizione, convenzionalmente equiparati ai tabacchi lavorati esteri di contrabbando, se immessi in commercio, avrebbero fruttato oltre 300.000,00 euro

Produzione di liquidi

I Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Aversa, hanno scoperto una fabbrica completamente abusiva, dove venivano quotidianamente realizzate centinaia di litri di liquidi per sigarette elettroniche.

I prodotti da “svapo”, privi di qualsivoglia controllo di origine idoneo a tracciarne la provenienza ed in assenza delle necessarie autorizzazioni doganali, venivano confezionati in flaconi e venduti on line ad una vasta platea di consumatori.

Il gestore dell’opificio abusivo, ubicato in una delle principali arterie della cittadina normanna, non è stato in grado di fornire ai militari operanti alcuna giustificazione in merito al possesso di oltre 700 chilogrammi di liquidi da inalazione soggetti ad imposta di consumo, nonché di oltre 3.000 confezioni di additivi impiegati per la miscelazione dei medesimi.

Merci senza documentazione

Analogamente, non è stata rinvenuta alcuna documentazione circa l’origine di tutti gli ingredienti rinvenuti dai finanzieri, né della nicotina liquida che, miscelata alle cosiddette “basi neutre”, costituiva il prodotto finito presentato come liquido da inalazione per “e-cig”, destinato ad essere immesso sul mercato parallelo in totale evasione di imposta.

Pericolosi mix “fai da te”

Per la realizzazione dei pericolosi mix “fai da te” il responsabile aveva a disposizione una serie di attrezzature idonee per la stampa delle etichette, il confezionamento e la spedizione dei prodotti finiti ai clienti reperiti in rete.

I Finanzieri hanno provveduto ad inviare al Laboratorio chimico di Analisi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli alcuni campioni dei flaconi rinvenuti, al fine di determinarne la composizione chimica e di verificare la presenza di materie nocive per la salute dei consumatori.

Oscurato il sito

Le Fiamme Gialle hanno inoltre provveduto a chiedere l’oscuramento del sito internet utilizzato dal responsabile per commercializzare i prodotti, essendo lo stesso risultato privo delle necessarie autorizzazioni ed applicazione delle rigorose norme che vietano la commercializzazione dei liquidi da inalazione on line.

Il proprietario dell’opificio

Al termine delle operazioni R.P., quarantenne originario della provincia di Napoli, peraltro percettore di reddito di cittadinanza, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord per il reato di contrabbando, mentre i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro, unitamente al locale adibito ad opificio abusivo ed alle attrezzature utilizzate.

I liquidi sequestrati sottratti ad imposizione, convenzionalmente equiparati ai tabacchi lavorati esteri di contrabbando, se immessi in commercio, avrebbero fruttato oltre 300.000,00 euro.

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