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Lite Spalletti-Maldini, cos’è successo nel tunnel del Maradona? [VIDEO]

Pubblicato il 6 Maggio 2024

In questi giorni nelle sale cinematografiche è in programma “Sarò con te”, il film sullo scudetto del Napoli vinto nella scorsa stagione. Nel film vengono raccontati molti retroscena e aneddoti inediti, come l’ormai famosa lite tra Maldini e Spalletti nel tunnel del Maradona il 2 aprile 2023, quando i rossoneri si imposero sui partenopei nel match di campionato con un sonoro e clamoroso 0-4. Un litigio che viene approfondito e spiegato ancora meglio nel corso del film.

La lite tra Maldini e Spalletti

Il litigio tra l’allora tecnico azzurro e l’allora direttore dell’area tecnica rossonera si consumò nell’intervallo del match, sul punteggio di 0-2 a favore del Milan. I due battibeccarono in maniera acida e, secondo una prima ricostruzione, sembrava che Spalletti ce l’avesse con Leao, in difesa del quale sarebbe intervenuto proprio Maldini.

Qualcuno ipotizzò che l’ex tecnico azzurro aveva rimproverato Leao per un’esultanza provocatoria, infatti sembra che alza un dito verso il giocatore portoghese in segno di ammonimento. “E qui sbagli” – intervenne Maldini, che sbucò alle spalle di Spalletti, dando vita ad un acceso battibecco.

Le sequenze integrali del battibecco

Nel film si scende più nei dettagli e si spiega meglio cos’è successo. “Ci vediamo dopo dai. Ci vediamo dopo, è meglio” – avrebbe detto Maldini a Spalletti, per poi aggiungere: “Sei nervoso perché hai vinto troppo in campionato mister?”.

Parole che avrebbero provocato la reazione stizzita di Spalletti, che rivolgendosi verso Maldini avrebbe negato di avergli messo le mani addosso, per poi spiegare ai presenti che ha reagito in quel mondo poiché l’ex terzino rossonero l’avrebbe preso in giro davanti ai calciatori. Una lite che si stava surriscaldando sempre di più, tant’è che lo stesso Leao provò a fare da paciere.

La mano tesa di Spalletti, rifiutata da Maldini

Il Napoli capitolò clamorosamente in quella partita, che però non mise minimamente in dubbio lo scudetto che lo stesso Spalletti si è poi tatuato a fine stagione sul braccio come ricordo indelebile. L’attuale tecnico della Nazionale spiegò che tutto iniziò quando protestò contro il giallo comminato a Lobotka per un fallo che lui giudicava normale.

Nella sua versione Spalletti raccontò che in quel momento passò Maldini che lo accusò di lamentarsi sempre, replicando invece che era la panchina rossonera a muovere continue proteste contro l’arbitro. Lo stesso ex tecnico azzurro ha archiviato quell’episodio come un normale battibecco che succede sui campi di gioco e che viene ingigantito dalle telecamere.

Spalletti poi, alla vigilia della successiva sfida ai quarti di Champions League contro lo stesso Milan, tese la mano a Maldini, di cui rivelò che custodiva gelosamente una sua maglietta. Un segnale di pace che comunque non fu raccolto da Maldini che, poco prima del match, disse in tono piuttosto polemico: “Non voglio parlare di questa cosa, l’ha già fatto lui e per i miei gusti l’ha fatto parlando anche troppo”.