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commercio

Lockdown sì. Lockdown no. Il toto-pronostico delle aperture e delle chiusure

Lockdown scongiurato, almeno a livello regionale. La soddisfazione del Presidente della Provincia ma il caos per i commercianti

Pubblicato il 25 Ottobre, 2020

Lockdown sì. Lockdown no. E’ questo il problema?

Giorgio Magliocca in qualità di presidente delle Provincia di Caserta ha evidenziato il cambio di rotta del Governatore De Luca, spiegando che “il presidente De Luca ha avuto il buon senso di ascoltare anche la nostra posizione sull’impossibilità di un lockdown generalizzato senza i ristori effettivi”.

In seguito alla volontà del governo di non assumere misure restrittive drastiche a livello nazionale, ci si è finalmente resi conto che è attualmente improponibile realizzare misure limitate ad una singola regione.

Lockdown insostenibile

“Sono molto soddisfatto per questo risultato, – spiega Magliocca – abbiamo sempre sostenuto, che un lockdown senza un concreto e immediato piano socio-economico era insostenibile. Ora più che mai bisogna essere uniti e lavorare per fermare l’incremento esponenziale della curva di contagio. Ne usciremo insieme!”

Ovviamente i commercianti, vero nodo cruciale di tutta questa vicenda, restano in bilico fra situazioni parziali e talvolta incomprensibili.

Il caos dei commercianti

Perchè se da un lato, sanno che una chiusura totale della regione per loro rappresenta un problema notevole, considerato che in molti hanno applicato tutte le norme anti-covid e quindi hanno anche fatto un investimento per prevenire e offrire un servizio che desse maggiore sostanza alla loro attività, da un lato sanno anche che forse e dico forse, solo un lockdown potrebbe dar loro una boccata di aria fresca.

Questo ovviamente se la chiusura fosse sostenuta da sostegni alle imprese e/o tagli alle tasse e ai fitti dei locali che gestiscono. Ecco perchè, talvolta, ci sgomenta leggere di commercianti che “invocano il lockdown ma solo perchè in questa condizione ibrida le loro entrate stanno diventando sempre più insufficienti”.

Cambio di rotta

Adesso, che si è cambiato rotta, sicuramente, quel che si aspettano i commercianti, sono aiuti concreti, a partire dalle tasse, perchè anche immaginare una chiusura anticipata alle 18.00 spaventa e non poco il mondo del commercio.

Certo è che noi, possiamo essere favorevoli o contrari ma quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è il caos, determinato dall’incapacità di gestire una situazione che, ancora una volta, ci ha trovati impreparati.

La storia insegna ma noi ripetiamo gli stessi errori

La storia insegna ma, purtroppo, gli uomini sono destinati a ripetere gli stessi errori. Colpa della scuola? Probabilmente no, o forse non solo, perchè laddove non interviene la capacità di insegnanti appassionati dovrebbe arrivare il racconto degli anziani che, oggi, stiamo facendo sentire sempre più un “peso” che non una forza o una ricchezza.

Cambiamo rotta. Prima che sia, davvero, troppo tardi.

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