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Lombardia lancia progetto ‘Fili’, un miliardo per lo sviluppo urbano

Pubblicato il 2 Luglio, 2021

Si chiama ‘FILI’ ed è uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa, promosso da Fnm, Ferrovienord e Trenord insieme a Regione Lombardia.

La presentazione

Il progetto è stato presentato in Auditorium Testori, a Palazzo Lombardia, alla presenza del Ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e di Fnm, Andrea Gibelli, con il contributo video del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

I presenti

Fra gli altri, hanno partecipato anche gli assessori Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile), Guido Guidesi (Sviluppo economico), Stefano Bolognini(Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione), Pietro Foroni (Territorio e Protezione civile) e Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) che ha inviato un contributo video.

Disegno di riqualificazione

FILI è un imponente disegno di riqualificazione dei principali centri di connessione di Ferrovienord, che si accompagna a interventi di ricucitura urbana con l’adozione di soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilità ambientale. Il progetto interessa l’asse Milano-Malpensa, corridoio fondamentale per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Che si presenterà come una intera arteria di nuovi scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità.

Le articolazioni del progetto

Il progetto coinvolge con interventi di ammodernamento, rifacimento e rinnovamento le stazioni di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio e le aree ad esse adiacenti, con un intervento di oltre 188.000 metri quadrati, che arriverà a interessare progetti per un totale di 2 milioni di metri quadrati all’interno della Lombardia. FILI comprende inoltre la piantumazione di 800.000 alberi in circa 41.000 ettari attraverso 24 Comuni, la creazione di una superstrada ciclabile di 72,7 km fra la stazione di Milano Cadorna e Malpensa, la realizzazione di una Foresta Sintetica Pensile presso la stazione Milano Cadorna che produrrà ossigeno per la città di Milano.

Fontana: sviluppo sostenibile nuovo mainstreaming della Regione

fili rigenerazione urbana

“FILI – spiega Fontana – è un progetto di rigenerazione urbana nel quale Regione Lombardia ha investito in modo importante. Con un totale di risorse assegnate, attraverso vari strumenti, pari a oltre 210 milioni di euro. Al di là delle risorse, però, da presidente della Regione, rivendico soprattutto il grande lavoro compiuto per costruire le ‘condizioni abilitanti’ per creare gli spazi e arare il terreno sui cui questo progetto, e altri, spero, di pari visione, possano svilupparsi sul nostro territorio. Leve che spaziano da interventi che riguardano lo sviluppo sostenibile, nuovo mainstreaming di Regione Lombardia, ma anche transizione digitale. E, soprattutto, semplificazione. Semplifichiamo reingegnerizzando i processi, riordinando l’apparato normativo e riducendo gli oneri. Lo faremo soprattutto creando le condizioni perché, in logica sussidiaria, gli attori del territorio possano operare al meglio in un quadro di certezze. Contribuendo alla creazione di valore pubblico”.

Andrea Gibelli: nuovo concetto di antropizzazione

fili rigenerazione urbana

“Il progetto FILI è un’iniziativa – prosegue Gibelli – che propone un nuovo concetto di antropizzazione per la realizzazione di una Megacity lombarda. All’insegna dei valori dell’inclusività urbana e della sostenibilità ambientale e in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 Onu e gli SGDs. Il progetto prevede di riqualificare e rinnovare completamente in chiave sostenibile e con soluzioni architettonicamente all’avanguardia i principali centri di connessione sull’asse Milano-Malpensa. Corridoio che si rivelerà fondamentale per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026″.

Creare nuovi scenari urbani

fili rigenerazione urbana

“L’obiettivo – ha concluso – è creare nuovi scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità. E farlo in un ideale e inedito viaggio nell’evoluzione tecnologica e biotecnologica delle stazioni coinvolte. Nonchè delle aree adiacenti a questi snodi”.

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