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La Corte dei Conti Ue boccia il Tav, Telt lo difende, ma torna la protesta in Valsusa

La Corte dei Conti europea boccia il Tav: inutile, costoso e dannoso

Pubblicato il 17 Giugno, 2020

La Corte dei Conti europea boccia il Tav, definendola inutile, costosa e dannosa per l’ambiente. Tanti i problemi che gli esperti contabili europei hanno riscontrato su questo progetto che da più di vent’anni divide la popolazione tra favorevoli e contrari all”Alta velocità. E sono proprio i ritardi a far dubitare la Corte che quest’opera infrastrutturale possa essere terminata entro la scadenza fissata per il 2030. Poi c’è la questione dei costi che sono aumentati dell’85% rispetto alla stima originaria di 5,2 miliardi. E anche la problematica della sostenibilità ambientale viene presa in considerazione, il Tav genererà 10 milioni di tonnellate di CO2  e l’opera non produrrà un beneficio netto in termini di emissioni prima di 25 anni dopo l’inizio dei lavori, nel migliore degli scenari, altrimenti dopo cinquant’anni.
Il documento della Corte dei Conti Ue ha provocato l’immediata reazione di Telt, il promotore pubblico incaricato dai governi di Italia e Francia di realizzare e gestire la nuova infrastruttura: “L’aumento dei costi (+ 85%) cui fa riferimento la relazione della Corte dei conti Ue – interviene Telt – si riferisce a uno studio preliminare effettuato da Alpetunnel, negli anni ’90, che riguardava una galleria di base con una sola canna, anziché le due attuali diventate obbligatorie per le normative di sicurezza”. La relazione dei contabili Ue ha anche ridato vigore alle proteste No Tav che sono riprese in Valsusa: “In poche pagine – scrivono i No Tav valsusini – la Corte dei conti europea mette nero su bianco ciò che affermiamo da decenni”. E oggi si sono ritrovati Per protestare a San Didero nella zona dove sorgerà un autoporto per Tir a lato dell’autostrada A32 Torino Bardonecchia. “Ci prepariamo ad un’estate di lotta”, è il loro messaggio per il governo.

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