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Madonna di Trevignano, Gisella Cardia come Padre Pio: “Porto i guanti per coprire le stimmate”

Pubblicato il 4 Marzo 2024

Continuano le dichiarazioni choc della sedicente veggente Gisella Cardia che, dopo aver detto ai suoi fedeli di essere rimasta incinta per opera dello Spirito Santo, adesso ha annunciato un nuovo “miracolo”: sulle sue mani sarebbero comparse le stimmate, proprio come a Padre Pio.

Sarebbe questo l’ultimo miracolo della Madonna di Trevignano e la Cardia si è presentata davanti ai suoi fedeli accorsi domenica, circa una quarantina, con le mani coperte da guanti per coprire le presunte stimmate. Tuttavia la donna non ha voluto mostrare le stimmate ai giornalisti, anzi, dopo la recita del rosario è sparita insieme al marito.

Le accuse dell’investigatore privato: “Poniamo fine a questo circo mediatico”

Circa un anno fa, in occasione della Quaresima, Gisella Cardia si era presentata ai fedeli in sedia a rotelle: “Non riesco a camminare per via della Pasqua, diciamo così”. Intanto l’investigatore privato Andrea Cacciotti ha presentato una nuova denuncia alla caserma dei carabinieri di Trevignano nei confronti della veggente.

“Ho ricevuto mandato da alcuni ex fedeli dell’associazione Madonna di Trevignano – si legge nella denuncia, come riportato da Repubblica – al fine di effettuare investigazioni per poter mettere fine a questo circo mediatico che ha coinvolto svariate persone che hanno rimesso di tasca propria decine di migliaia di euro”. Tra queste persone c’è anche un fedele che avrebbero donato 123.000 euro alla veggente e al marito, perché inizialmente credeva alle sue parole, per poi accusarla di truffa.

Nella denuncia si richiede inoltre alla veggente di mostrare le presunte stimmate: “In seguito agli accertamenti da me effettuati nell’ultimo anno e viste le relative denunce depositate con contestuale materiale probatorio, chiedo che da questo momento la Signora Scarpulla Maria Giuseppa, mostri ai credenti e alle competenti autorità giudiziarie, l’effettiva presenza delle stimmate tanto decantate”.