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“Mamma dormo fuori”, ma lo studente 15enne passa la notte a casa della professoressa

Pubblicato il 10 Maggio 2024

Un torbido caso di abusi su minori sta scuotendo la città di Manchester, dove una professoressa 30enne, Rebecca Joynes, avrebbe intrattenuto una relazione sessuale con un alunno 15enne. Intanto è in corso il processo contro di lei al tribunale di Manchester Crown Court ed è emerso un altro particolare agghiacciante: la professore avrebbe avuto relazioni sessuali con un altro ragazzo, di cui sarebbe rimasta anche incinta.

La vicenda del Boy A

Trattandosi di un caso molto delicato non sono stati chiaramente forniti i nomi dei due minorenni coinvolti, identificati rispettivamente come Boy A e Boy B. L’8 maggio in tribunale ha testimoniato la mamma del Boy A, la quale ha dichiarato che il figlio tornato da scuola le ha detto che sarebbe andato a dormire a casa di un amico.

In realtà il ragazzino non avrebbe passato la notte da un amico, ma dalla professoressa Rebecca Joynes con la quale si sarebbe scambiato dei messaggi su Snapchat, come riferito dalla BBC. “È meglio che nessuno lo scopra” – questo è uno dei tanti messaggi compromettenti scoperti sul cellulare del ragazzino.

La mamma del Boy A il giorno dopo ha notato che c’era uno strano segno sul collo del figlio, una sorta di succhiotto, ma quando l’ha chiesto al ragazzo lui subito ha cambiato discorso. Poi il lunedì dopo la mamma è stata convocata a scuola, dove la polizia le ha rivelato che c’era una segnalazione anonima che parlava di una relazione tra suo figlio e una professoressa.

Il ragazzo, convocato a sua volta, ha detto che si era trattata di una stupida conversazione che gli era un po’ sfuggita di mano, aggiungendo che era un semplice scherzo. Tornando a casa però la donna ha ricevuto la telefonata della madre del compagno, dove il Boy A aveva detto che era andato a dormire, che le ha rivelato che il figlio non era mai stato a casa sua quella notte e che probabilmente era insieme all’insegnante 30enne. “A questo punto ero sconvolta e piangevo. Piangevo a dirotto” – ha detto la donna in tribunale.

Il clamoroso caso del Boy B

Rebecca Joynes ha pagato la cauzione, a patto di non avere alcun contatto con minori di 18 anni, a meno che non fossero sorvegliati. Ebbene, nonostante tutto la 30enne sarebbe riuscita ugualmente a irretire un altro ragazzo, ribattezzato Boy B, con il quale avrebbe avuto almeno 30 rapporti sessuali e al quale avrebbe inviato foto di parti del suo corpo su Snapchat.

Come rivelato dal Manchester Evening News la donna sarebbe rimasta addirittura incinta, ma lei ha rispedito al mittente ogni accusa ribadendo di non aver mai avuto alcun rapporto sessuale con nessuno dei due ragazzi.