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Marsica, il Pd riparte dalla sanità: “Nuova rete ospedaliera va cambiata, daremo battaglia”

Pubblicato il 23 Maggio, 2021

Marsica e rete ospedaliera. Si è tenuto il 21 maggio scorso, nella storica sede di via XX Settembre, l’incontro dei rappresentanti dei circoli e degli amministratori locali del Partito democratico della Marsica. Al centro dell’incontro il tema di grande attualità della sanità territoriale, ma anche la volontà di ricostituire, all’interno della struttura provinciale, il coordinamento politico del partito territoriale: volontà mancata dallo scioglimento dei partiti che nel 2007 hanno dato vita al Pd. “La Marsica ha bisogno di unire le forze e restituire un luogo di confronto e iniziativa politica a sindaci, amministratori e dirigenti per condividere le azioni da svolgere a difesa di un territorio omogeneo che ha lo stesso destino – così recita il documento inviato alla stampa dal coordinamento Pd – il tema sanitario è al primo posto in questo rinnovato impegno, certamente per tutto quanto è accaduto a causa della pandemia ma ancor di più, oggi, di fronte all’attacco che Asl e Regione fanno ai nostri ospedali di Avezzano, Tagliacozzo e Pescina. Come si può accettare che nella nuova rete ospedaliera regionale l’unico ospedale d’Abruzzo a perdere posti letto sia solo quello di Avezzano? E come può essere tollerabile che gli ospedali di Pescina e Tagliacozzo siano sostanzialmente tagliati fuori dalle politiche di riqualificazioni? A queste domande dovrebbero anzitutto rispondere i Consiglieri regionali marsicani della maggioranza, che sono evidentemente silenti davanti a tutto questo. Secondo le previsioni della bozza, infatti, l’ospedale di Avezzano dovrebbe passare dagli attuali, e assolutamente insufficienti, 210 posti letto a 206 posti letto e i presidi di Tagliacozzo e Pescina citati solo come Pta e con previsioni di razionalizzazione di alcuni servizi. Per quanto riguarda i reparti al SS. Filippo e Nicola sono diversi i declassamenti ipotizzati: l’Unità operativa di ortopedia dovrebbe essere declassata a unità operativa semplice dipartimentale, la radiologia interventistica, reparto di eccellenza, individuato come unità semplice, la Stroke unit individuata come primo livello sebbene sia, di fatto un unità di secondo per le prestazioni che garantisce, l’emodinamica classificata come servizio e non come unità semplice, diversamente da quanto accade per altri presidi, la chirurgia vascolare, eccellenza assoluta ma fortemente danneggiata dalla riorganizzazione dei reparti Covid, resta confinata ad una scarsa considerazione. Per gli ospedali di Tagliacozzo e Pescina nel documento, il primo viene qualificato esclusivamente come Pta, senza alcuna riqualificazione e rafforzamento della specializzazione riabilitativa ulteriormente aggravata dal declassamento dell’Unità di riabilitazione cardiologica da complessa a dipartimentale. Per il presidio di Pescina, infine, non viene previsto alcun potenziamento e alcuna vocazione specifica nell’ambito territoriale e provinciale. Non possiamo assolutamente accettare che sia ancora una volta la Marsica a subire disagi e tagli in materia sanitaria. Ci faremo promotori di un’ampia mobilitazione sul territorio e nelle istituzioni consapevoli della totale incapacità di rappresentanza degli attuali consiglieri regionali di maggioranza, nonché della debolezza dell’Amministrazione cittadina, che ha preferito assumere un profilo tecnico, senza avere alcun peso nei tavoli regionali, nazionali ed europei e senza alcun collegamento politico-istituzionale capace di incidere. Attiveremo, dunque, subito i lavori del coordinamento per rimandare al mittente la nuova rete ospedaliera e per incarnare, da subito, l’ambizione collettiva di riportare la Marsica democratica in Regione da protagonista”. (foto di repertorio)

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