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Massimiliano Gallo

Massimiliano Gallo: “Italia maschilista senza ritegno”

Pubblicato il 5 Gennaio 2023

“In questo Paese, che è maschilista senza ritegno e razzista in modo educato, appena dici ex modella brasiliana, tutti ti dicono: Ah, ti ha incastrato, oppure Ma faceva l’escort?“.

Così Massimiliano Gallo.

L’attore a cuore aperto su successo e famiglia.

Con Shalana Santana si è sposato a dicembre, reduce dall’enorme successo di Vincenzo Malinconico, e la loro luna di miele è stata sul palco di un teatro.

“Questo modo di pensare mi manda ai pazzi – continua – perché ho una figlia di 20 anni e perché Shalana è di una purezza disarmante. La sua energia mi ha rimesso in sesto e ha imparato persino a fare il ragù alla napoletana. Stiamo insieme da sette anni e mezzo. È, ribadisco, la persona più pura che ho conosciuto. E sì, è brasiliana, più giovane di 15 anni, faceva la modella…”.

Massimiliano Gallo si racconta in un’intervista al settimanale Oggi in cui parla della sua carriera, dei suoi successi, delle delusioni e di sua moglie. Un racconto che non fa sconti a nessuno, nemmeno alla Rai e a quel provino mai fatto: “Vado a Roma per un grande progetto della Rai. Non faccio in tempo ad arrivare, che il responsabile del casting mi congeda: Massimiliano, che bello che sei venuto, allora ci vediamo…. E io: Come ci vediamo? Devo fare il provino, mi avete mandato una sinossi, l’ho imparata. E lui: Che ti devo dire, è tutto fatto” ricorda l’attore.

“La Rai per legge deve fare i provini – spiega ancora – ma c’è stata un’epoca in cui i protagonisti venivano scelti a prescindere dal merito. Io, però, ero convinto che ce l’avrei fatta. Le carriere si giudicano nel tempo”.

“Ci sono attori salottieri – continua  – che hanno girato 50 fiction in due anni, e poi, quando sono spariti i loro padrini politici, non hanno più fatto una posa. Se parliamo di successo, io penso a Gianni Morandi: mette insieme cinque generazioni, rimarrà nella storia. Nel mio piccolo, aspiro a quella cosa lì”.

Però il successo arriva veramente, nel 2008 con Fortapàsc, aveva da poco deciso che non avrebbe più fatto provini per il cinema e invece… “Allora c’era denaro a fiumi, cercavano la ‘faccia’ e non qualcuno che sapesse recitare: tanto, in post-produzione, a quella faccia mettevano la voce di Ferruccio Amendola e usciva lo stesso un grande attore – ricorda Gallo -. Partivo da Napoli, arrivavo a Roma e mi chiedevano solo come mi chiamavo, quanto ero alto. Poi sono mancati i soldi, e ai provini hanno ricominciato a cercare gli attori, e non le facce”. o.

Qualcosa poi cambia: “Faccio, un po’ controvoglia, il provino e il regista Marco Risi mi prende. Il ruolo del boss Valentino Gionta mi diede grande visibilità. Infatti mi telefonò subito Ferzan Ozpetek per Mine vaganti”.

La gioia del successo si accompagna alla sofferenza per la perdita dei genitori che non sono riusciti a vederlo affermato: “Papà mori proprio nel 2008, mamma (l’attrice Bianca Maria Varriale, ndr) riuscì a vedere solo Fortapàsc. Quando Ferzan seppe che mia madre se n’era andata prima di Mine vaganti, si arrabbiò: ‘Se mi dicevi che stava male, ti davo una chiavetta per farglielo vedere'”.

Ai suoi fan si concede sempre e senza remore però ammette che deve imparare a gestirle e con sua moglie, Shalana Santana, ha deciso di andare “da una psicologa per gestire questa cosa. A Santo Stefano abbiamo fatto un doppio spettacolo a teatro, tra il primo e il secondo sono sceso per un caffè, e non l’ho potuto bere: mi hanno assalito. La sensazione strana è che tu sei un pezzo di proprietà loro, ti rivendicano come cosa propria: è bello, ma spiazza”.

In due serie tv, Imma Tataranni e Filomena Marturano, ha recitato con Vanessa Scalera e tra i due è evidente che ci sia feeling tanto che anche alla moglie è venuto un dubbio: “Shalana un piccolo dubbio lo ha avuto: Non è possibile che voi abbiate questa intesa senza che ci sia sotto qualcosa. Invece c’è solo un amore artistico”, ha assicurato Gallo.