Pubblicato il 15 Luglio, 2020
Ora che la serie C non è più una chimera – una promozione meritatissima, sottolineiamo, dopo anni di sfortunati secondi posti – il Matelica si appresta ad abbandonare il terreno di casa, il Giovanni Paolo II, modernissimo nelle attrezzature e nel manto sintetico, ma sprovvisto di illuminazione e parcheggi, misure necessarie per la categoria.
Insomma, lo stadio non è sicuro, secondo la Federazione, e anche troppo piccolo. La capienza dovrebbe essere portata a 1500 posti almeno. Cambiamenti che costerebbero al Comune di Matelica quasi un milione di euro, che è meglio spendere altrove. La società del presidentissimo Mauro Canil è dunque alla ricerca di uno stadio: Macerata, la scelta più probabile, Gubbio o addirittura Ancona?
A far pendere la bilancia dalla parte del capoluogo di provincia il fatto che la Maceratese, prima che la divorassero i debiti e appena qualche anno fa, ha disputato appunto la serie C, dopo che l’amministrazione comunale aveva speso ingenti somme proprio sull’Helvia Recina. Dunque, uno stadio pronto ad appena quaranta chilometri di distanza.
Si era fra l’altro vociferato di un interesse di Canil nei confronti dell’attuale squadra di calcio locale, che milita in Promozione.Tutti gli indizi portano alla scelta di Macerata per la stagione che comincerà a settembre. Per eventuali accordi o sinergie staremo a vedere. Rimane comunque chiara l’intenzione di Canil di non essere di passaggio in una categoria che Matelica non ha mai visto: questione di serietà e nuovi stimoli.
Leggi le altre notizie
-
Noi Marche, Civitanova punta sul cicloturismo. Capofila di un progetto pilota
-
Campo di calcio della Pace, al via la gara d’appalto per farlo in sintetico
-
Civitanova, come il Comune finanzia lo sport
-
Circolo tennis di via Piermarini, ecco come sarà
-
Macerata candidata a Città dello Sport. L’assessore Sacchi: “Occasione di marketing e promozione turistica”