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Messico, un ufologo mostra due cadaveri alieni: “Non siamo soli”

Pubblicato il 13 Settembre 2023

Siamo soli in quest’universo? Una domanda che ci poniamo da decenni, forse da secoli, alla quale non è stata data una risposta univoca. Tuttavia Jaime Maussan Flota, ufologo messicano è convinto: “Non siamo soli in questo universo”.

Lo ha detto al Congresso messicano nel corso della prima udienza del paese dedicata agli UFO. La questione è talmente seria che il Pentagono ha creato un dipartimento specifico chiamato “All-domain Anomaly Resolution Office” per spiegare gli strani fenomeni che si verificano nei nostri cieli e che non hanno una spiegazione scientifica.

In realtà il dipartimento non è stato creato tanto per studiare l’esistenza degli extra-terrestri, ma per difendersi da eventuali attacchi stranieri o da strategie di spionaggio che potrebbero piovere dal cielo.

L’esposizione di due cadaveri alieni

Maussan durante l’udienza ha esposto i cadaveri di due alieni spiegando: “Sono i corpi extraterrestri risalenti a più di mille anni fa, sono stati ritrovati a Cusco, in Perù, e sono già stati studiati dall’UNAM,l’Università Nazionale Autonoma del Messico utilizzando l’analisi del carbonio 14”.

Questi due corpi in realtà già furono analizzati e dalle analisi emerse che avevano Dna umano delle mummie di Nazca, eppure per Maussan sono prove sufficienti che nell’universo esistono altre forme di vita.

Le testimonianze di piloti e di esperti: “Gli UFO esistono”

All’evento sono intervenuti esperti provenienti da ogni parte del mondo: Giappone, Perù, Stati Uniti, Messico e Francia.

Julio Darwish, fondatore dell’Associazione degli osservatori dei fenomeni anomali non identificati dei piloti e dei controllori di volo del Messico, ha spiegato: “Questo fenomeno non è nuovo, esistono centinaia di segnalazioni di eventi UFO e bibliografia documentata sull’argomento, ma non esistono formati e protocolli per effettuare segnalazioni formali. Sono un pericolo per i piloti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Enrique Jaime Kolbeck Vergara, controllo del traffico aereo, che ha dichiarato: “Sono presente per testimoniare sul fenomeno UFO. Questa non è un’invenzione, è un fatto verificabile, per esempio il caso di Mazatlán, dove tre aerei sono stati intercettati in volo da un FANI (Fenomeni Anomali Non Identificati)”.

Ulteriori conferme sono arrivate dal direttore della Commissione di Studio del Fenomeno UFO della Repubblica Argentina Andrea Perez Simondini che, evidenziando la necessità di stabilire un protocollo formale di segnalazione, ha spiegato che i piloti spesso si trovano in situazioni di pericolo: “In America Latina abbiamo casi straordinari che dobbiamo affrontare”.

Anche Anhe Yoshiharu Asakawa, deputato giapponese, ha rivelato che in Giappone sono diversi gli avvistamenti di UFO ma il governo non vuole pubblicizzarli. Significativa anche la testimonianza di Ryan Graves, ex pilota di combattimento, che ha detto: “Se gli UFO sono droni stranieri, è un urgente problema di sicurezza nazionale. Se è qualcos’altro, è un problema per la scienza. In entrambi i casi, gli oggetti non identificati sono una preoccupazione per la sicurezza del volo”.

Ha inoltre chiesto maggiore tutela per i piloti commerciali o militari che, per paura di essere derisi o addirittura licenziati, tacciono quando incontrano gli UFO o comunque situazioni anomale in cielo.