Pubblicato il 13 Dicembre 2022
Un racconto confuso. Con molti elementi ancora da chiarire. Ma a tratti lucido, come quando il pregiudicato 62enne ammette di aver colpito il dottor Giorgio Falcetto con un’accetta che aveva in auto.
“Ho urtato per sbaglio la sua auto parcheggiata. Lui è uscito e abbiamo iniziato a discutere. Poi non ci ho visto più e l’ho colpito con un’accetta che avevo in macchina”.
Sono queste le prime parole dell’aggressore di San Donato una volta portato in caserma dai carabinieri che lo hanno fermato a Rozzano, dove vive.
La circostanza di avere conosciuto in passato la vittima non ha ancora trovato riscontri, visto che non risultano accessi del 62enne in Pronto Soccorso a San Donato.
Per questo i carabinieri stanno vagliando con attenzione il suo racconto in cerca e, soprattutto, di un eventuale legame tra la vittima e il suo aggressore, al momento non emerso.
Quando è stato aggredito, il dottor Falcetto stava risalendo in auto dopo aver smontato dal turno di notte. Il tempo di una veloce colazione e avrebbe lasciato la struttura ospedaliera.
Stando al suo racconto, è stata gettata in un tombino ma i controlli effettuati finora dagli inquirenti non hanno permesso di trovare l’arma.
Non sono ancora stati presi provvedimenti e la sua posizione è al vaglio della Procura.
Il 76enne è invece ricoverato in terapia intensiva in coma farmacologico e le sue condizioni restano gravissime.