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Mira, zone economiche e logistiche speciali, il sindaco Dori: “Estendere i benefici e gli sgravi anche ai comuni della cintura metropolitana”

Pubblicato il 26 Gennaio, 2022

26.2.2022 – Nei giorni in cui la politica locale e nazionale torna a parlare di ZES (acronimo di Zone economiche speciali) e ZLS (Zone logistiche speciali), il sindaco Marco Dori chiede l’allargamento dei benefici fiscali anche al territorio della cintura metropolitana, a partire da Mira.

“Il tema dello sblocco della Zona speciale è effettivamente prioritario – spiega Dori – e quindi è un bene che se ne stia parlando e che in questi giorni vi sia stato un impegno trasversale per poterlo concretizzare. Come Comune di Mira, assieme al vicesindaco Gabriele Bolzoni, abbiamo più volte portato il tema in sede di Comitatone, ponendolo all’attenzione del Governo, ad esempio già nel 2019 e poi nel 2020, depositando documenti in tal senso che chiedevano all’esecutivo di valutare l’estensione dei benefici e degli sgravi derivanti dall’attuazione della Zona Speciale anche al comune di Mira e, perché no, ai comuni della cintura urbana veneziana e della Riviera del Brenta, in modo da creare pari opportunità di sviluppo e rilancio, magari in un’ottica di gradualità o per zone concentriche”.

Il sindaco Dori ricorda le motivazioni che allora lo avevano spinto a formulare questa proposta. “Nell’avanzare l’ipotesi di un allargamento contingentato della Zona Speciale – prosegue il primo cittadino – si era tenuto conto che in passato il Comune di Mira, sul quale era prevista l’estensione della terza zona industriale, aveva a suo modo patito gli esiti negativi dell’industrializzazione di Porto Marghera, con la presenza sul territorio di alcune discariche e siti inquinati con rifiuti industriali derivanti da lavorazioni effettuate a Porto Marghera, che sono ancor oggi in attesa di bonifica. Si ricorda altresì che il Comune di Mira è posto a confine con l’ambito della Portualità di Venezia, l’area industriale di Porto Marghera, il Sito d’interesse comunitario (Sic), e il Porto di San Leonardo, oltre a ai temi della valorizzazione della laguna e della gronda lagunare”.

“Estendere i benefici che produrrà la ZLS anche al territorio di confine – sottolinea Dori – sarebbe a questo punto una compensazione per le nuove generazioni, ma anche una vera occasione di rilancio del tessuto imprenditoriale locale, nel pieno spirito non solo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma anche della legge istitutiva della Legge Speciale”.

E conclude il sindaco: “La Zona speciale non sarebbe quindi un fattore di sperequazione, ma un elemento di rilancio per tutto il territorio che la perdurante pandemia ha messo in difficoltà, con il venir meno della continuità economica di alcuni capisaldi dell’economia metropolitana, come il turismo e il suo indotto, il sistema dei trasporti e il sistema aeroportuale, la logistica, la produzione manifatturiera legata alla moda e alle calzature, senza dimenticare l’artigianato di qualità. Da qui la richiesta di attuare un ulteriore momento di riflessione e di analisi da parte di tutti, affinché attraverso l’attuazione della Zona speciale si possa attuare una ampia azione di rilancio, con la creazione di opportunità e di posti di lavoro”.

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