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Morte Roberto Savasta, Pistorio (Fillea): “Le morti sul lavoro non sono mai una fatalità”

Pubblicato il 6 Luglio, 2022

Il giorno dopo la morte di Roberto Savasta, il giovane lavoratore edile che ha perso la vita mentre lavorava alla manutenzione del tetto di un discount di Valguarnera, precipitando da 12 metri di altezza, interviene il segretario generale della Fillea Cgil siciliana Giovanni Pistorio. Parole dure, commosse, quasi irrituali, quelle del sindacalista siciliano che punta il dito contro i mancati controlli, le carenti misure di prevenzione e la carenza di organico negli ispettorati del Lavoro siciliani: “Ancora una maledetta volta – dice il numero uno degli edili siciliani della Cgil, in una nota diffusa in giornata – un lavoratore edile perde la vita lavorando. Ancora una maledetta volta siamo costretti a chiedere giustizia sapendo che nessuna giustizia potrà ridare la vita al giovane Roberto Savasta, 27 anni, caduto dal tetto di un capannone a Valguarnera (Enna) al suo primo giorno di lavoro”.

Mette in guardia, Pistorio, dal liquidare le morti sul lavoro come semplici “fatalità”: “Non vorremmo – rincara – che ancora una volta si liquidasse una morte sul lavoro come una semplice e ineluttabile fatalità. Le morti sul lavoro non sono mai una fatalità o un tragico pegno da dover pagare quando si lavora in edilizia”.

Un settore, quello dell’edilizia, precisa Pistorio, che dopo anni di crisi, è tornato in crescita, “ma non può essere questo – aggiunge – il prezzo da pagare per la ripresa”. Una ripresa che il segretario spiega snocciolando i dati nudi e crudi del censimento di marzo 2022: “In Sicilia – dice – lavorano quasi 41.000 lavoratori e sono attive 9.300 imprese edili. Cresce del 18,31% il numero dei lavoratori occupati rispetto all’anno precedente e dell’11,51% il numero delle imprese”.

L’unica cosa che non cresce, lamenta il sindacalista, è “il numero degli ispettori del lavoro, che per tutti i settori di attività nell’Isola, è pari a 60. I pochi ispettori rimasti in attività e le forze dell’ordine che eseguono i controlli sono costretti a fare sforzi disumani per garantire poco e niente rispetto ai controlli che andrebbero fatti”.

Ma il pensiero e il cordoglio della Fillea regionale, oggi, è innanzitutto per quel giovane lavoratore che ieri è uscito di casa per andare al lavoro e non è più tornato: “Passata la commozione per la morte di Roberto Savasta, a cui va il nostro pensiero – conclude Pistorio – occorre operare affinché chi esce di casa la mattina per andare al lavoro possa avere la certezza di farvi ritorno”.

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