Pubblicato il 23 Maggio 2024
“Non vorrei agitarla, ma suo figlio è in ospedale e lo stanno operando d’urgenza”. Gli sciacalli agivano così. Con messaggi drammatici per fare cadere nella trappola delle truffe anziani. La banda è stata scoperta e smantellata a Napoli.
I carabinieri hanno arrestato 17 delinquenti: 7 sono rinchiusi in carcere, 10 ai domiciliari.
La banda non colpiva soltanto a Napoli. Le vittime venivano individuante anche a Viterbo e Latina, in provincia di Roma.
Proprio dalla Procura della Capitale è stata avviata l’indagine che ha permesso di sgominare l’associazione criminale responsabile di circa 80 truffe.
Quella che agiva con tanto di istruzione messe nero su bianco. Sui fogli trovati dai carabinieri, il manuale delle truffe, con le minuziose frasi da utilizzare quando si telefonava agli anziani presi di mira per raggirarli e rubare loro del denaro.
Il modus operandi è quello già emerso da precedenti operazioni.
Il criminale addetto alla telefonata chiamava la vittima designata fingendosi un avvocato, un carabiniere o un impiegato delle poste e avanzando una richiesta di denaro per pagare un pacco o per tirare fuori dai guai un parente coinvolto in un incidente stradale.
Poi, una volta ottenuta la fiducia, un corriere passava a ritirare i soldi, o in alcuni casi gioielli o altri oggetti preziosi.
Nel corso delle perquisizioni a carico degli indagati, i carabinieri, oltre al manuale, hanno sequestrato centinaia di schede telefoniche, decine di telefoni cellulari e un grosso quantitativo di gioielli.