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‘Ndrangheta in Veneto, blitz dei Ros: 33 arresti e oltre 100 indagati.

Pubblicato il 15 Luglio, 2020

Operazione Taurus in Veneto contro la mafia: maxi blitz tra Verona e Reggio Calabria.

Questa mattina il R.O.S., con il supporto dell’Arma territoriale in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Calabria, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare., emessa dal G.I.P. del Tribunale di Venezia su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 indagati per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, rapina, usura, ricettazione, riciclaggio, turbata libertà degli incanti, furto aggravato, favoreggiamento, violazione delle leggi sulle armi, con le aggravanti mafiose previste dall’articolo 416 bis-1 C.P.

Contestualmente, sono state notificate più di cento informazioni di garanzia ed effettuate numerose perquisizioni, nonché sequestrati beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa avviata nel 2013 per ricostruire un traffico di stupefacenti diretto verso il Veneto, successivamente ampliata per accertare l’eventuale presenza in quella regione di strutture di ‘ndrangheta.

Le indagini hanno consentito di individuare gravi elementi di responsabilità in ordine ad una “strutturata consorteria ‘ndranghetistica stanziata a Sommacampagna (Verona) almeno dal 1981, riconducibile alle famiglie ‘Gerace-Albanese-Napoli-Versace’ originarie della piana di Gioia Tauro (Rc) e con ramificazioni in diversi comuni della Provincia di Verona (Villafranca Veronese, Valeggio sul Mincio, Lazise e Isola della Scala)”.

Dal quadro emerso dalle indagini è possibile ipotizzare, sulla base dei concreti elementi acquisiti, la capacità della consorteria di acquisire, direttamente o indirettamente, la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori (in particolare costruzioni edili e movimento terra, impiantistica civile ed industriale, servizi di pulizia e di affissione della cartellonistica pubblicitaria, commercio di autovetture e materiali ferrosi, nonché trasporti su gomma) anche in collegamento con soggetti contigui alla cosca ‘Grande Aracri’ di Cutro (KR) stanziali nella provincia di Verona.

Soddisfazione da parte di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Federico Sboarina, sindaco di Verona.

“Esprimo la gratitudine di tutti i veneti all’Antimafia di Venezia, al procuratore della Repubblica Bruno Cherchi, al comandante del Ros Pasquale Angelosanto e a tutti i suoi uomini per averci regalato una giornata radiosa nella lotta quotidiana alla criminalità organizzata che cerca spietatamente di infiltrarsi nella nostra regione”, ha commentato Zaia, “Siamo in ottime mani perché con questa professionalità e tenacia, altri successi arriveranno. La malavita tutta sappia che, in Veneto, c’è tanta gente che le renderà la vita sempre più dura”.

“Il Dna dei veneti e dei veronesi è fatto di onestà e laboriosità”, ha aggiunto Sboarina, “Le attività mafiose sono corpi estranei della nostra società che qui non devono attecchire. Per questo non abbassiamo mai la guardia e oggi è il giorno della gioia e dei complimenti alla DDA di Venezia e ai Carabinieri di Padova e di Verona”, ha commentato Sboarina, “Non vogliamo soggetti che inquinano le regole soprattutto adesso che nel post Covid la crisi di liquidità rende più vulnerabili le aziende. Difendiamo e difenderemo sempre, in alleanza con gli inquirenti, i nostri giovani dalla droga e i nostri imprenditori dai pericoli della criminalità organizzata”. 

“Esorto  tutti gli imprenditori a non farsi abbagliare da occasioni facili e scorciatoie, perché non esistono – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico ed Energia, Roberto Marcato -. Non fatevi conquistare da offerte allettanti, perché purtroppo possono trasformarsi in veri e propri cappi al collo, che prima o poi vi strozzeranno”.

“Non esistono scappatoie  – ha concluso l’assessore Marcato – e, prima di cadere in queste facili trappole, abbiate la forza ed il coraggio di denunciare. Le istituzioni sono al vostro fianco ed il sistema Veneto è un sistema sano, che non abbasserà mai la guardia sulle infiltrazioni malavitose nel nostro territorio”.

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