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Nella selva, presentazione n. 3 della rivista «Vesper»

Mercoledì 10 marzo alle ore 18 la Fondazione Benetton Studi Ricerche, presenta, con un incontro online, sulla piattaforma Zoom, il terzo numero della rivista del Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia, «Vesper» (Quodlibet), dedicato al tema Nella selva.

Pubblicato il 9 Marzo, 2021

Mercoledì 10 marzo alle ore 18 la Fondazione Benetton Studi Ricerche, presenta, con un incontro online, sulla piattaforma Zoom, il terzo numero della rivista del Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia, «Vesper» (Quodlibet), dedicato al tema Nella selva.

Ne parleranno: Luigi Latini, Università Iuav di Venezia, presidente del comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche; Sara Marini, Università Iuav di Venezia, direttrice della rivista; Joan Noguè, Università di Girona, comitato scientifico della Fondazione Benetton; Alessandro Rocca, Politecnico di Milano.

Scrive Sara Marini nell’editoriale della rivista: «La selva torna sia come immagine, capace di riassumere i caratteri dei luoghi e le modalità di attraversamento degli stessi, sia come realtà: l’avanzata dei boschi in alcuni territori e la presenza di aree selvagge e selvatiche in città sono fatti concreti e in continua espansione. I due piani di lettura della selva, quello che la assume come figurazione per interpretare il reale e quello che la analizza come spazio evidente, chiedono la codifica di strumenti e modi per abitare questo luogo ignoto. L’immaginario “selva” rimanda a una presunta condizione originaria dominata da violenza e assenza di ordine: precedente o estranea alla civitas e al suo governo. La configurazione del rapporto tra selva e città dipende dalla filosofia della storia, orientata alla decadenza da una condizione primordiale naturale (Eden) o alla progressiva emancipazione dalla minorità verso la natura. Il giudizio sulla natura dipende da quello sulla vita urbana-civile: la selva è rifugio e ritorno alla natura rispetto a uno spazio civile cui si vuole sfuggire; oppure è il luogo in cui l’uomo rischia di perdere la sua “civiltà” e tornare allo stato selvaggio. La selva è perciò anche soglia, limite, elemento discreto che segna uso e concezione del territorio. Ma anche spazio di relazione sacra e misterica dove il potere civico/civile non ha luogo. […]

La selva è un sistema ambiguo, provoca timori e attrazioni, non è dominabile. […] Per abitare la selva serve aumentare la capacità di riconoscimento, definire le modalità di convivenza, in pratica serve sancire una “nuova alleanza”. La cultura capace di rapportarsi con la natura, esperta nell’abitarla, curarla, usarla e contenerla, è in buona parte perduta; va quindi ricostruita, aggiornata, definita».

«Vesper» è una rivista scientifica semestrale, multidisciplinare e bilingue. Si occupa delle relazioni tra forme e processi del progetto e del pensiero, e intende leggere l’atto progettuale seguendo e rendendo evidente il moto della trasformazione.

Questo terzo numero è dedicato alla memoria di Enrico Fontanari, urbanista, docente di progettazione urbanistica e del paesaggio dell’Università Iuav di Venezia, delegato alle relazioni internazionali dell’Ateneo, scomparso lo scorso luglio.

Piattaforma Zoom. Iscrizione attraverso l’apposito link pubblicato nei canali social e nel sito della Fondazione, www.fbsr.it

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