Pubblicato il 17 Luglio, 2020
Niente stipendio da aprile, sciopero e presidio dei lavoratori della Pam a Borgo San Lorenzo per stipendi arretrati non pagati. La Filcams Cgil esprime preoccupazione, chiede un Piano industriale per risollevare l’azienda e lancia un appello ad amministrazione pubblica e associazione datoriale.
Oggi i lavoratori della Cooperativa San Lorenzo (Pam) di Borgo San Lorenzo hanno fatto un’intera giornata di sciopero e il punto vendita è rimasto chiuso. Si è svolto anche un presidio di lavoratori e Filcams Cgil davanti al negozio in piazza Gramsci.
La protesta è nata per il ritardo dei pagamenti delle retribuzioni fin dal mese di aprile e per la mancanza di un vero confronto sindacale sul futuro di questa Cooperativa.
Fabio Fantini della Filcams Cgil di Firenze spiega che «siamo stati convocati dalla presidenza e abbiamo chiesto un impegno formale a pagare le retribuzioni arretrate oltre ad un piano industriale per risollevare la cooperativa».
A fronte del «mancato impegno di quanto dovuto i lavoratori hanno mantenuto lo stato di agitazione per l’intera giornata».
Fantini dice che «siamo fortemente preoccupati e, vista l’importanza di questo punto vendita e il legame storico con il territorio oltre alla funzione sociale che ha svolto in tutti questi anni, chiederemo con forza che l’amministrazione pubblica e l’associazione datoriale delle cooperative si attivino per trovare delle sinergie per uscire da questa situazione di profonda difficoltà».
Purtroppo, conclude, «la situazione negativa si protrae da diverso tempo e le azioni messe in campo dal consiglio non hanno avuto alcun risultato. Noi vogliamo che la cooperativa San Lorenzo si risollevi e chiediamo un vero confronto sindacale».