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Noale, aperto il bando per la concessione del contributo regionale Fondo Affitti 2021

Pubblicato il 16 Novembre, 2021

16.11.2021 – In adempimento alle indicazioni regionali anche il Comune di Noale ha indetto un bando per la concessione del contributo regionale Fondo Affitti 2021 utile al pagamento dei canoni di locazione dell’anno 2020 risultanti da contratti di affitto regolarmente registrati. Possono presentare domanda di partecipazione al concorso i nuclei familiari in possesso dei requisiti per l’ammissione indicati nel bando, tra cui un ISEE non superiore a € 20.000,00.

Il contratto di affitto per il quale si chiede il contributo deve essere relativo all’anno 2020 e deve riferirsi ad alloggi siti nella Regione del Veneto, occupati dal richiedente e dai componenti il suo nucleo familiare a titolo di residenza principale o esclusiva. E’ ammessa un’unica richiesta cumulativa di contributo, riguardante più contratti di locazione, qualora la famiglia abbia cambiato alloggio nel corso dell’anno 2020. La domanda deve essere presentata entro martedì 30 novembre 2021 esclusivamente con le seguenti modalità: previa prenotazione al numero di telefono sotto indicato C.A.F. ACLI – Tel. 041.5314696/1 o autonomamente dal cittadino tramite smartphone; tablet, Pc, accedendo all’indirizzo: https://veneto.welfaregov.it/landing_pages/fsa21/index.html

L’Assessore politiche alla persona della Città di Noale Annamaria Tosatto ci ha confermatoche a Noale “i servizi si sono sempre prodigati e attivati per promuovere e distribuire ogni fondo arrivato: buoni alimentari, contributo famiglie numerose, buono libri, centri estivi, contributo del decreto sostegni affitto e bollette… in un contesto non semplice in cui le attività sono state ripensate al fine di intercettare una nuova platea di soggetti bisognosi di protezione sociale fino ad oggi sconosciuta ai Servizi. Nuova utenza in parte generata dall’impatto della crisi economica post covid, che ha prodotto in maniera inequivocabile nuove povertà, e in parte dall’emergere di nuovi bisogni legati proprio alla pandemia stessa.

L’emergenza sanitaria è stata occasione per sperimentare servizi ‘a distanza’ tramite mail, telefono, video-chiamate ed istanze on line; il Comune è stato chiamato a ripensare il proprio operato: una prova da cui abbiamo imparato molto e che ci sarà di aiuto anche per ripensare i servizi del futuro prossimo con l’intento di mettere a sistema le conoscenze acquisite partendo in primis dai fattori di vulnerabilità del sistema”.

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