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“ Non smantelliamo il sistema di recupero delle Ecoballe”

Pubblicato il 3 Dicembre, 2020

Nell’operazione di recupero delle ecoballe non c’è niente di formidabile, tutt’altro.  Un carico di 56 ecoballe lasciato sul fondo di Cerboli il 23 luglio del 2015, quello che serviva era un impegno certo e rapido ma così non è stato. 

Il bilancio alla fine è stato il recupero di poco più della metà delle ecoballe, 32 su 56, ne resterebbero ancora24 in mare. 

I protagonisti sul campo, una volta attivati, sono stati molto efficienti, ma questo caso ha evidenziato una falla nel sistema di attivazione e gestione di emergenze con queste caratteristiche, che invece avrebbero bisogno di essere molto snelle e di carattere straordinario. 

Abbiamo visto che la pastoia burocratica ha bloccato per tempo le operazioni, molte sono state le sollecitazioni, quelle più incisive arrivano dal Commissario di Follonica Alessandro Tortorella alla Protezione Civile, che si attiva col ministro Costa e la Regione Toscana. 

Non pensiamo quindi che ci sia molto da gioire, o peggio far passare questo evento come un successo, mentre siamo certi che le amministrazioni dovrebbero attivarsi per sostenere in tutte le sedi e con forza la linea dell’Ammiraglio Caligiore che leggiamo sulla stampa dove: “…chiederà in accordo col ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che non sia totalmente smantellato il sistema di recupero delle ecoballe”. Il sistema deve mantenere una linea finanziaria e operativa aperte a fortuiti ritrovamenti in mare.

Questo è il vero, concreto, tema di questa triste vicenda, è necessario governarle le cose, oltre le foto di circostanza, oltre le dichiarazioni scontate. 

Riccardo Gelichi Portavoce ASCOLTA PIOMBINO

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