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Nuovo Quartiere Generale degli Uffizi

In arrivo il nuovo quartiere generale degli Uffizi. Con l’inizio del cantiere dei Nuovi Uffizi, le aree occupate fino ad adesso dagli uffici traslocano, per fare posto in futuro al pubblico.

Pubblicato il 17 Giugno, 2020

In arrivo il nuovo quartiere generale degli Uffizi. Con l’inizio del cantiere dei Nuovi Uffizi, le aree occupate fino ad adesso dagli uffici traslocano, per fare posto in futuro al pubblico.

Un trasloco che vede impegnati nuove dipartimenti e due divisioni che verranno messi insieme nell’Ala di Levante del complesso vasariano e nell’adiacente Palazzo dei Veliti.

Il Nuovo Quartier Generale degli Uffizi, sarà nelle antiche prigioni medicee, dove ancora sui muri resistono le scritte dei detenuti.

Il nuovo centro sarà grande 1120 metri quadrati, 330 nel palazzo Veliti e 790 nel complesso vasariano, è pronto: si trova nella zona affacciata sull’Arno del braccio di levante del complesso vasariano.

“L’accorpamento dei nostri uffici amministrativi e tecnici in due edifici adiacenti, connessi da un passetto, creerà sinergia, semplificazione e maggior rapidità nei nostri processi lavorativi – ha spiegato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, durante il sopralluogo tenuto insieme al Curatore del Patrimonio architettonico degli Uffizi Antonio Godoli – ad integrazione dei nuovi moduli per il lavoro a distanza, introdotti con il recente lockdown”.

I lavori di adattamento della struttura, che avrà come ingresso principale un portone attribuito all’Ammannati, sono pressochè completati, e già adesso negli attuali uffici degli Uffizi si stanno facendo gli scatoloni: i primi trasferimenti avverranno entro la fine di giugno, proseguendo poi per altri due mesi circa. Una cinquantina i dipendenti coinvolti. 

Oltre alla Direzione il centro riunirà la Divisione amministrativa e gran parte della Divisione tecnica insieme a nove dipartimenti (Acquisti, Architettura, Legale, Protocollo, Ragioneria, Risorse umane, Segreteria, Stipendi, Valorizzazione e strategie economiche) che in precedenza erano divisi in varie zone – anche lontane tra loro – dell’edificio vasariano.

“L’architettura organizzativa – conclude il direttore  Schmidt creata in questi quattro anni trova ora applicazione anche negli spazi fisici degli uffici. Ma oltre all’aspetto funzionale, c’è da considerare il progetto che ha determinato questi spostamenti: infatti la parte dell’edificio dove finora si trovavano gli uffici, nei prossimi mesi verrà inglobata nel cantiere dei Nuovi Uffizi, e in futuro sarà adibita a varie attività per il pubblico”. 

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