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oasi le salicelle
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Capua, pesca di frodo nell’Oasi “Le salicelle”. Fermato un uomo mentre un altro è fuggito

Pubblicato il 15 Aprile, 2021

Intervento dei Carabinieri Forestali di Caserta nell’Oasi “le Salicelle”, impegnati in attività di contrasto al bracconaggio ittico

I Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Caserta, erano impegnati in un’attività di contrasto al bracconaggio ittico, nel comune di Capua (Ce), alla località San Vito-Lagnone, e più precisamente presso un bacino palustre artificiale presente all’interno dell’Oasi di Protezione denominata “Le Salicelle”, quando hanno notato qualcosa che ha richiamato la loro attenzione.

oasi le salicelle

Un’autovettura in sosta, al cui interno vi era un cittadino di nazionalità ucraina e, a qualche metro di distanza, sullo specchio d’acqua, una fila di galleggianti che lo attraversava, mostrando chiaramente la presenza di una rete da pesca (tramaglio) utilizzata per una battuta di pesca di frodo in corso.

I militari, hanno chiesto al cittadino ucraino se la rete da pesca fosse di sua proprietà.

L’uomo ha spiegato che stava svolgendo una battuta di pesca con l’utilizzo della predetta rete, aggiungendo di essere in compagnia di un suo amico che poco prima l’aveva posizionata nell’acqua, con l’utilizzo di un gommone.

In seguito alla perlustrazione a piedi lungo la sponda del bacino dell’oasi al fine di rinvenire ed identificare l’altro soggetto, carabinieri hanno notato una persona che scappava nei campi adiacenti dopo aver abbandonato il gommone sull’altra sponda del bacino idrico, facendo perdere le proprie tracce all’interno della folta vegetazione lacustre presente.

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I militari dell’arma hanno così provveduto a salpare la rete in nylon a tramaglio e, dopo averla issata a terra, veniva riscontrato che all’interno della stessa, erano rimasti intrappolati diversi pesci, ancora vivi, appartenenti alla specie Carpa Comune (Cyprinus carpio) e Carassio Comune (Carassius carassius).

Immediatamente hanno provveduto a rimuovere i pesci dalla rete e a liberarli nelle acque dell’oasi di protezione.

Subito dopo, i carabinieri hanno proceduto a recuperare il gommone utilizzato all’interno del bacino idrico per la pesca di frodo, rimuovendolo dallo specchio d’acqua ove era stato abbandonato dall’altro soggetto datosi alla fuga.

I predetti militari hanno operato il sequestro amministrativo e confisca delle sottoelencate attrezzature, utilizzate per la pesca di frodo all’interno dell’Oasi di Protezione “Le Salicelle”:

  • n. 1 rete da pesca in nylon a maglie quadrata (tramaglio) dalla lunghezza totale di mt 50 circa e altezza metri 2.00 circa;
  • n° 1 gommone di colore verde scuro della lunghezza di mt. 3,00 circa e larghezza mt. 1,20 circa;
  • n. 2 remi.

A carico del cittadino di nazionalità ucraina si procedeva ad elevare anche la relativa sanzione amministrativa dell’importo di euro duemila.

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