« Torna indietro

sequestro guardia di finanza avigliana

Operazione “Ghost Trucks”: scoperta frode fiscale nel settore della logistica

Le Fiamme Gialle di Piacenza hanno smascherato un’articolata frode nel settore della logistica, culminata nei giorni scorsi con l’esecuzione del “Decreto di sequestro preventivo” – di risorse finanziarie e immobili – disposto dalla locale Procura della Repubblica.

Pubblicato il 5 Ottobre, 2021

Le Fiamme Gialle di Piacenza hanno smascherato un’articolata frode nel settore della logistica, culminata nei giorni scorsi con l’esecuzione del “Decreto di sequestro preventivo” – di risorse finanziarie e immobili – disposto dalla locale Procura della Repubblica.

Nell’ambito dell’operazione denominata “Ghost Trucks”, la Guardia di Finanza di Piacenza ha smascherato un’articolata frode nel settore della logistica, culminata nei giorni scorsi con l’esecuzione del “Decreto di sequestro preventivo” – di risorse finanziarie e immobili – disposto dalla locale Procura della Repubblica. 

L’attività nasce da investigazioni economico-finanziarie, effettuate nei confronti di una società piacentina operante nel settore della logistica, che hanno permesso di svelare, inizialmente, una frode fiscale di circa 2 milioni di euro sottratti a tassazione.

I successivi approfondimenti, coordinati dal Procuratore Capo della Repubblica, hanno consentito di appurare l’esistenza di un ulteriore giro di false fatture per oltre 5 milioni di euro nel settore del trasporto merci su strada. La frode si sviluppava attraverso la creazione di società e ditte individuali fittizie – con sedi legali costituite (solo sulla carta) nella provincia piacentina e nelle città di Milano, Genova, Vibo Valentia e Roma.

L’attività ha permesso di acclarare come queste società, seppur formalmente amministrate da soggetti diversi, fossero in realtà riconducibili alla gestione di un’unica persona fisica originaria e residente a Piacenza. Tra queste ve ne erano alcune dedicate esclusivamente all’emissione di fatture oggettivamente inesistenti, con lo scopo di “abbattere” la base imponibile di altri soggetti economici aderenti al meccanismo fraudolento, sempre a lui riconducibili, e realizzare consistenti evasioni dell’I.V.A.

Il raffronto tra l’ingente documentazione acquisita, le evidenze presenti nelle banche dati in uso al Corpo, le movimentazioni finanziarie sui conti correnti, e la reale operatività dell’imprese coinvolte – carenza di mezzi, di autisti nonché di strutture logistiche ed organizzative appropriate – ha permesso di scoprire un articolato sistema di trasporti “fantasmi” che venivano regolarmente fatturati ma mai realizzati. 

Per tali condotte, sia l’amministratore di fatto che i prestanome, a lui conniventi, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i delitti previsti dagli art. 2 (“Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”) e 8 (“Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”) del D.lgs. 74/2000.

Al termine dell’attività d’indagine, è stata disposta la misura cautelare reale del sequestro preventivo delle disponibilità presenti sui conti correnti, unitamente ad immobili – ubicati nella provincia piacentina e nel milanese, risalenti alle società coinvolte e nella disponibilità degli indagati. 

L’attività di servizio conferma la trasversalità e l’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità, in tutte le sue espressioni, posta in essere dalla Guardia di Finanza ed è la concreta espressione della sempre più marcata connotazione del ruolo di Polizia economico-finanziaria esercitato dal Corpo.

About Post Author